giovedì 22 aprile 2021

GTX, la nuova firma sportiva della gamma ID.


Con la nuova ID.4 GTX, Volkswagen presenta il primo modello sportivo di vertice 100% elettrico. In Europa, tutte le versioni ad alte prestazioni della gamma ID. saranno contraddistinte dal logo GTX in futuro. Come GTI e GTE la nuova sigla porta nel mondo della mobilità elettrica una sportività inedita e intelligente, firmata Volkswagen. «Le lettere GT evocano da tanto tempo il piacere di guida» dice Klaus Zellmer, membro del consiglio di amministrazione di Volkswagen e responsabile marketing e vendite. «Ora la X crea un collegamento con la mobilità del futuro. Sostenibilità e sportività non si escludono a vicenda, ma si completano».

I modelli GTX impressionano in particolare per le loro prestazioni e per il design. Un motore elettrico sull’asse anteriore introduce la trazione integrale nella gamma ID. con il massimo dell’efficienza. Il motore aggiuntivo entra in funzione in modo intelligente, attivandosi in pochi millisecondi solo quando sono richieste alte prestazioni o una trazione elevata. Nella nuova modalità di guida Traction invece la trazione integrale è sempre attiva. I modelli GTX sono caratterizzati esteticamente da dettagli di design sportivi e da una specifica firma luminosa, che ne sottolineano le doti dinamiche.

La nuova denominazione GTX per la gamma ID. dà ulteriore spinta alla strategia Accelerate. Volkswagen punta a diventare la marca più attraente per la mobilità sostenibile. L’obiettivo è incrementare la quota di auto puramente elettriche in Europa fino al 70% delle vendite entro il 2030 e di arrivare ad avere un impatto climatico neutro entro il 2050. Circa 16 miliardi di Euro saranno investiti in mobilità elettrica, ibridizzazione e digitalizzazione entro il 2025.

 

martedì 20 aprile 2021

Una sola scheda, tutte le piattaforme


I veicoli intelligenti del futuro saranno comandati da computer centrali estremamente potenti i quali eseguiranno le funzioni software a elevato volume di calcolo che controllano i domini critici dei veicoli tra cui guida automatizzata, mobilità elettrica, controllo del movimento del veicolo e sicurezza integrata. I computer ad alte prestazioni e le funzioni software intelligenti rappresentano quindi i fattori chiave per i veicoli software-defined del futuro e creano un'esperienza di mobilità sicura e smart per i consumatori moderni.

Al Salone di Shanghai 2021, ZF ha presentato la nuova generazione del suo ZF ProAI. «Attualmente è il supercomputer più flessibile, scalabile e potente al mondo per il settore automobilistico» dice Holger Klein, ZF membro del consiglio di amministrazione la regione Asia-Pacifico. Progettato per soddisfare i requisiti dei veicoli software-defined e delle loro nuove architetture elettriche/elettroniche, questo computer ad alte prestazioni dotato di intelligenza artificiale (IA) può fungere da controller centrale, di zona o di dominio. È adatto a qualsiasi tipo di veicolo e a tutti i livelli di guida automatizzata o autonoma, dal Livello 2 al Livello 5. Il super-computer ZF ProAI entrerà in produzione di serie al più tardi nel 2024. «I diversi ordini importanti che abbiamo ricevuto per la nostra piattaforma di elaborazione ad alte prestazioni confermano la nostra posizione d'avanguardia nel trainare il settore dei veicoli intelligenti» ha proseguito Klein. «Offrendo un'elevata potenza di calcolo, soluzioni software all'avanguardia, sensori intelligenti e attuatori smart da un'unica fonte, ZF crea per la mobilità di prossima generazione nuove opportunità legate a modelli di business basati sui dati».

mercoledì 14 aprile 2021

Funzioni per la guida automatizzata


ZF ha ricevuto un contratto produttivo per la sua tecnologia Full-Range Radar da parte della cinese SAIC Motor Corporation. Il Full-Range Radar di ZF percepisce l’ambiente circostante un veicolo con 4 misure, inclusa l’altezza, rendendolo simile in termini di capacità alle telecamere e ai LiDAR. Quando abbinato a queste tecnologie, il radar ad alta risoluzione può contribuire ad assicurare la sicurezza e l’affidabilità necessarie a consentire la guida semi e altamente automatizzata, anche di livello 4.

La tecnologia Full-Range Radar è ad alta risoluzione nelle 4 misure di distanza, velocità, azimuth (orizzontale) ed elevazione. L’aggiunta dell’angolo di elevazione contribuisce a generare un’immagine 3D ottimizzata della situazione del traffico, arricchita da informazioni sulla velocità, dando luogo a un rilevamento ad alta risoluzione dell’ambiente. Questo genere di dato aiuta un veicolo in autostrada a individuare prontamente una coda in galleria e a frenare di conseguenza. Il Full-Range Radar fornisce inoltre informazioni che contribuiscono a individuare il ciglio della strada e se ci sono aree libere di passaggio sul lato della strada. Il Full-Range Radar ha una risoluzione decisamente più elevata dei radar mid-range, che hanno tipicamente solo 12 canali (3 trasmettitori e 4 ricevitori). Nel Full-Range Radar di ZF il numero di canali è 16 volte maggiore: quattro chip Monolithic Microwave Integrated Circuit (MMIC) sono combinati in modo da dare luogo a 192 canali disponibili.

lunedì 12 aprile 2021

La Opel Corsa-e Rally elettrica si “farà sentire!”


Opel ha deciso di montare sulla Opel Corsa-e Rally elettrica un particolarissimo sound system che permette di sentire la vettura durante i rally. Gli spettatori e i commissari delle prove speciali devono infatti essere in grado di udire la vettura quando si avvicina. La necessità di montare un sound system è emersa con chiarezza fin dalle prime fasi del suo sviluppo. La federazione tedesca delle competizioni sportive automobilistiche obbliga le auto rally a essere udibili per la sicurezza di commissari e spettatori. Tuttavia, come in altri campi di questa rivoluzionaria formula del rally elettrico, nessuno aveva alcuna esperienza di sound system.

Prima di tutto si è dovuto affrontare il problema dell’hardware, che deve essere potente e robusto. Gli altoparlanti disponibili sul mercato sono solitamente installati all’interno dei veicoli o degli edifici, per cui solo di rado sono impermeabili. Affinché gli spettatori possano sentire bene l’arrivo di un’auto rally elettrica, però, gli altoparlanti devono essere montati all’esterno, dove sono totalmente esposti alle vibrazioni, alla polvere e all’umidità.

venerdì 9 aprile 2021

Renault colora il mondo


Bianco, nero, grigio. Non c’è storia: come ogni anno, da un decennio a questa parte, i colori che dominano l’industria automobiilistica sono piuttosto spenti. Di per sé rappresentano circa il 70% dei modelli venduti nel mondo, secondo un rapporto sulla popolarità delle tinte di carrozzeria realizzato da Axalta, uno dei principali fornitori di vernici per l’industria automobilistica. Se si considera la questione un po’ più da vicino, ci si rende conto che il colore più in voga resta il bianco, che è la tinta delle carrozzerie del 38% dei veicoli nuovi venduti in tutto il mondo, seguito dal nero (19%) e dal grigio (15%). In mezzo a cotanta tristezza, secondo François Farion, Chief Designer Colori e Materiali di Renault dice che  «Renault non se la cava affatto male con un’offerta più colorata della media. E funziona! Perché vendiamo circa il 10% di tinte colorate in più dei nostri concorrenti!».

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’industria automobilistica europea riprese la sua attività senza passare al colore. Renault si distinse invece come pioniere diversificando la tavolozza di colori disponibili. Tutto cominciò negli Anni Cinquanta con la visita del CEO di General Motors che, accolto da Pierre Lefaucheux, a quei tempi a capo di Renault, non esitò ad esprimere il suo pensiero fino in fondo, mentre andava alla scoperta delle catene di produzione: «alle auto della Régie Renault manca un pizzico di allegria!». Bisogna riconoscere che gli Stati Uniti erano avanti per quanto riguarda il colore nell’industria automobilistica: dal verde mela al rosa confetto, non si può certo dire che le strade non fossero piene di colore… Ecco piantato il seme!

giovedì 8 aprile 2021

L’automobile resta la prima scelta per i Romani

L’auto privata si conferma il mezzo preferito dai Romani per gli spostamenti anche nel post pandemia. Come evidenziato da un’indagine presentata dall’Automobile Club Roma e realizzata in collaborazione con la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, l’82% degli intervistati continuerà a muoversi in auto. La rilevazione raccoglie le risposte di un campione formato da 1.200 soci dell’Automobile Club, riferiti a tre orizzonti temporali diversi: Gennaio 2020 (prima della pandemia), Maggio 2021 (possibile periodo post-emergenziale) e, infine, in uno scenario ideale futuro.

Dal confronto dei momenti esaminati, spicca il ruolo fondamentale del trasporto pubblico in abbinamento alle biciclette e ai monopattini nella mobilità di domani. Bus e tram erano i mezzi preferiti dal 29% dei Romani prima della pandemia: il loro consenso è sceso al 26,5% nella Primavera 2021, anche a causa dei rischi di assembramento sui mezzi, ma in un futuro ideale potrebbero diventare la prima scelta di mobilità per il 35,6% dei Romani, soprattutto se riusciranno a soddisfare la domanda in termini qualitativi e quantitativi. Exploit ancora più forte per biciclette e monopattini: il 10% della popolazione li sceglie per muoversi a maggio 2021 (a Gennaio 2021 erano il 4,3%), ma in un futuro ideale potrebbero essere preferiti da 1 cittadino su 4. A fronte di una sostanziale stabilità dei consensi per moto e motorini, intorno al 15%, e di chi preferisce muoversi anche a piedi (circa il 30%), l’utilizzo dell’automobile potrebbe scendere al 59% degli spostamenti in futuro.

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