mercoledì 26 giugno 2013

Rivoluzione in fabbrica: arrivano le piattaforme modulari

Una nuova rivoluzione attende gli stabilimenti dei maggiori costruttori mondiali di automobili dove molti dei prossimi nuovi modelli saranno costruiti in modo completamente diverso da quanto fatto finora. Dopo aver introdotto la catena di montaggio ed essere passati dalle carrozziere montate su autotelai alle scocche portanti ed avere quindi adottato il concetto di una piattaforma comune a per vetture differenti, è arrivato oggi il momento delle piattaforme modulari grazie alle quali  modelli di uno o più segmenti differenti saranno prodotti assemblando grandi moduli (vano motore, abitacolo, sottoscocca anteriore, sottoscocca posteriore) ed un'architettura elettrica-elettronica.
In questa direzione si sono già mossi i gruppi Volkswagen e PSA, ma di questi giorni è la notizia che è anche l’Allenza Renault-Nissan si prepara ad adottare il concetto di piattaforma modulare. E lo farà in tempi brevi visto che le eredi delle attuali Nissan Qashqai e XTrail, attese per fine 2013, e le nuove Renault , che l’anno prossimo sostituiranno le odierne Espace, Scenic e Laguna, saranno prodotte utilizzando la CMF (Common Module Family), un nuovo sistema d'ingegneria che amplia le sinergie industriali dell'Alleanza ad un numero di veicoli molto superiore al passato.
La prima fase del progetto CMF sarà limitata ai segmenti delle auto compatte e di grandi dimensioni ed interesserà 14 modelli Renault-Nissan per un totale di 1,6 milioni di veicoli all'anno. In questo modo l’Allenza risparmierà il 30-40% dei costi iniziali per ciascun modello ed il 20-30% dei costi dei componenti.  La CMF sarà implementata in 5 continenti e più di 10 Paesi entro il 2020.
CMF non è dunque una piattaforma, ma può riguardare diverse piattaforme, secondo un concetto cross-settoriale. Vero strumento di supporto che si spinge oltre il semplice carry-over delle singole piattaforme per espandere la gamma di prodotti, CMF punta ad una standardizzazione dei componenti e all'aumento del numero di veicoli per ciascuna piattaforma. Igrandi moduli” soddisferanno i pre-requisiti del processo AIMS (Alliance Integrated Manufacturing System) ovvero il sistema di fabbricazione che consente di realizzare lo stesso prodotto in stabilimenti diversi od al contrario  diversi prodotti nello stesso stabilimento.  AIMS permetterebbe anche di semplificare la pianificazione e la gestione, di commisurare la capacità globale e di tagliare i costi di transazione limitando gli investimenti supplementari richiesti per l'assemblaggio del primo lotto di veicoli.

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