Come funzionano le più moderne automobili elettriche? Quelle ibride sono davvero convenienti? Come ci aiutano i sistemi elettronici di bordo nella guida di tutti giorni? In un prossimo futuro le automobili saranno davvero in grado di muoversi da sole e di comunicare tra loro? Le automobili stanno cambiando. Ed ancora di più sono destinate a cambiare negli anni a venire sulla spinta dei centri ricerche delle Case automobilistiche e dei principali produttori mondiali di componentistica, tutti impegnati ad assecondare le esigenze del mercato mondiale e dell’opinione pubblica.
Più sicure, più confortevoli, più ecocompatibili. Le prossime automobili saranno così. Non c’è dubbio. Da questo punto di vista il futuro però è già cominciato: le automobili che guidiamo oggi sono in parte già così. Ce ne rendiamo conto tutti, specialmente se ci soffermiamo per un attimo a confrontare i modelli più recenti con quelli presentati solo pochi anni fa e che si sembrano tecnologicamente invecchiati alla velocità della luce.
Il processo insomma è in corso da tempo. Si potrebbe dire che è iniziato addirittura con la nascita stessa dell’automobile e con la crescente diffusione della motorizzazione. Negli ultimi anni però questo processo ha preso un ritmo a dir poco vertiginoso. Ed ancora di più farà nei prossimi decenni. L’automobile tornerà ad evolversi più radicalmente di quanto sia avvenuto negli ultimi decenni del Novecento, in modo probabilmente molto più simile a come abbia fatto nel suo primo mezzo secolo di storia.
Duecento anni fa le uniche città con un milione di abitanti erano solo tre: Londra, Pechino e Tokyo. Ora sono quasi 500. Nel 2030 la maggior parte dell'umanità vivrà in grandi megalopoli. Come potremo garantire la mobilità quando una decina di milioni di persone cercheranno di spostarsi contemporaneamente negli stessi posti? Come possiamo oggi gestire la crescita di una domanda di infrastrutture così esplosiva?
Questo macroscenario sta impegnando i centri ricerche dei grandi costruttori mondiali di automobili. L’obiettivo è identificare soluzioni in grado di soddisfare anche in futuro la mobilità individuale. Un’esigenza fondamentale, per garantire la quale è necessario ripensare non solo l’automobile come prodotto, ma anche i modelli e gli schemi che ci hanno portato fino a qui. Non è un solo una questione energetica ovvero un semplice fatto di consumi e di emissioni, ma riguarda la capacità di interconnettersi e di dialogare con gli altri mezzi e con le infrastrutture di informazione e di trasmissione dati e soprattutto l’impronta complessiva che i mezzi di trasporto generano.
L’automobile ed il suo ruolo stanno cambiando. Di conseguenza, cambierà il “business format” legato ad essa e alla sua filiera. Il maggior contenuto tecnologico delle automobili è destinato a ridurne l’impatto ambientale, ad aumentarne la sicurezza, a migliorare il nostro muoverci con esse lungo le strade. Per farlo le automobili saranno strutturalmente diverse e quindi dovranno essere costruite in modo differente. Cambieranno le catene di montaggio e perfino il modo di venderle ai clienti. In entrambi i casi si utilizzeranno strumenti e sistemi completamente nuovi. Siamo all’alba di una nuova era. Ed ancora una volta l’automobile sarà il simbolo del cambiamento.
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