Visualizzazione post con etichetta Michelin. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Michelin. Mostra tutti i post

lunedì 14 luglio 2025

Pneumatici green, una sfida partita da lontano


Pirelli ha presentato il suo primo pneumatico
P Zero “green” di serie. Un prodotto con il 70% di materiali riciclati e naturali. Una sfida, quella ecologica, che in realtà parte da lontano e che già nel 2001 vede Goodyear lanciare il suo GT3, il primo pneumatico al mondo con componenti bio. I pneumatici non sono mai stati un prodotto “pulito”. Dalla loro nascita fino a oggi, restano uno dei componenti più impattanti dell’automobile, soprattutto in fase di produzione e utilizzo. Eppure qualcosa si sta muovendo. Il cambiamento è lento, complicato, ma reale. Coinvolge ricerca, chimica avanzata e una riprogettazione completa dei materiali. E tocca da vicino anche chi guida auto storiche e youngtimer: perché la passione per le prestazioni non può più ignorare il futuro del pianeta.

Le origini: prestazioni sì, ma a quale prezzo?

 I primi pneumatici erano brutti, neri e duri. Il loro unico obiettivo era resistere. La sostenibilità non era nemmeno un concetto. Con il tempo sono arrivati mescole più sofisticate, strutture più leggere, battistrada progettati con precisione. Ma tutto questo ha portato con sé un carico ambientale pesante: silice di sintesi, polimeri derivati dal petrolio, oli aromatici ad alta tossicità. Il mondo dell’auto — soprattutto quello delle alte prestazioni — ha sempre chiesto di più. Più aderenza, più tenuta, più durata. E per ottenerle si è spesso fatto ricorso a una chimica aggressiva e poco sostenibile.

Il primo passo: Goodyear GT3 e l’amido di mais

Il punto di svolta arriva nel 2001, quando Goodyear introduce il GT3: il primo pneumatico al mondo realizzato con una mescola parzialmente bio, grazie all’uso dell’amido di mais. Una scelta rivoluzionaria per l’epoca. BioTRED, così si chiamava la tecnologia sviluppata per quel modello, dimostrava che si potevano ottenere buone prestazioni su strada riducendo la dipendenza dai materiali fossili. Non era solo una prova tecnica, ma un segnale forte: la sostenibilità poteva entrare nel vocabolario dell’automotive, senza compromessi sulle prestazioni.

Da quel momento la ricerca si è allargata ad altri materiali. I primi a cadere sono stati gli olii ad alta aromaticità, sostituiti da oli a bassa tossicità. Poi è arrivata la silice estratta dalla lolla di riso, un sottoprodotto agricolo normalmente destinato allo scarto. Sono state introdotte bioresine per migliorare l’elasticità senza ricorrere a composti sintetici pesanti, e si è iniziato a integrare plastica riciclata in alcune parti strutturali del pneumatico. Ogni nuova mescola, ogni nuova combinazione è il frutto di anni di test, perché su un’auto — e ancora di più su una storica senza aiuti elettronici — tutto si gioca sulla gomma. E la gomma deve essere perfetta.

Il futuro è già in corsa: Goodyear, Pirelli e oltre

Oggi la rivoluzione è in pieno corso. Goodyear ha già presentato un prototipo composto per il 90% da materiali sostenibili, mentre Pirelli, da sempre sinonimo di alte prestazioni anche nel mondo delle storiche, ha ora presentato P Zero, un prodotto con il 70% di materiali di origine naturale e riciclati. I grandi marchi hanno programmi ambiziosi per ridurre drasticamente l’impatto ambientale dell’intera gamma. Si lavora su pneumatici progettati per essere completamente riciclabili, su catene di fornitura totalmente tracciabili e su mescole che riducono la resistenza al rotolamento, abbattendo consumi ed emissioni senza sacrificare la dinamica di guida.

E per le storiche? Una questione di passione e responsabilità

Chi ama le auto d’epoca lo sa: il dettaglio conta. Anche la gomma fa parte dell’identità dell’auto. Ma oggi più che mai diventa importante conciliare l’originalità con una scelta responsabile. Alcuni produttori, come Michelin con la linea Classic, stanno cercando proprio questo equilibrio: replica estetica perfetta, cuore moderno e sostenibile. Le nuove mescole bio non sono più una promessa futuristica, ma una realtà concreta che inizia a comparire anche sulle gomme “vintage”.

La sfida non è solo tecnica. È culturale. E non si può più rimandare. Per continuare a guidare il passato, serve una gomma capace di guardare avanti.

martedì 8 luglio 2025

Particolato d’usura: Michelin all’avanguardia


Da 20 anni Michelin si impegna a comprendere e ridurre l'abrasione dei pneumatici. #ADAC, l'associazione automobilistica tedesca riconosciuta per il rigore dei suoi test, ha pubblicato un nuovo studio su 160 modelli di pneumatici di tutte le marche. Secondo questo studio, i pneumatici Michelin emettono il 26% in meno di particelle rispetto alla media dei concorrenti premium. Questo risultato conferma un precedente studio pubblicato nel 2021, che già dimostrava il primato della Casa francese Il concorrente più vicino emette il 20% in più di particelle, per chilometro percorso e per tonnellata trasportata. Questi risultati illustrano il lavoro compiuto da Michelin in innovazione, per continuare a offrire pneumatici che mantengano elevate prestazioni per tutta la loro vita, combinando un'eccellente durata chilometrica, ridotte emissioni di particolato e un consumo minimo di materie prime. Lo studio ADAC dimostra, inoltre, che queste prestazioni possono essere associate a un ottimo livello di sicurezza.

lunedì 17 giugno 2024

Dai pneumatici ai compositi per applicazioni critiche


Michelin sta diventando un leader mondiale nel campo dei materiali compositi e delle esperienze che trasformano la nostra vita quotidiana. Un materiale composito è la combinazione di due o più elementi le cui proprietà si completano a vicenda per formare un prodotto con prestazioni superiori. I pneumatici, per la loro costruzione, sono compositi ultra-complessi che contengono materie prime con proprietà molto diverse – a volte opposte – che tendono a non unirsi tra loro. Insieme, tuttavia, sono in grado di fornire quelle che possono sembrare caratteristiche prestazionali contrastanti: dall'aderire all’asfalto senza consumare eccessiva energia, frenare in maniera efficace mantenendo un’elevata durata, fino a mantenere congiuntamente flessibilità e resistenza.

giovedì 21 marzo 2024

Michelin e le particelle d’usura dei pneumatici e della strada


Negli ultimi 20 anni, Michelin si è impegnata a ridurre l'abrasione dei pneumatici ed a fare ricerca sulle particelle di usura. Con l'obiettivo di ridurre l'abrasione dei pneumatici e di approfondire le conoscenze in questo campo, Bibendum ha sviluppato il sistema Sample per l'analisi delle particelle leggere emesse. Ciò permette di catturare, ordinare, contare, qualificare le particelle più vicine ai pneumatici con elevati livelli di precisione e di riproducibilità ed apre la strada a pneumatici con particelle di usura totalmente bio-assimilabili dalla natura.

Ci sono domande che sono sollevate sulle particelle di usura dei pneumatici e della strada. Per questo motivo, il ricorso a misure affidabili, riproducibili e standardizzate è essenziale e sarà un passo fondamentale per comprendere meglio l'impatto ambientale di queste particelle di usura per innovare e progettare nuove soluzioni.

venerdì 1 gennaio 2021

Un pneumatico eco-responsabile, fatto per durare

Da quasi 30 anni la riduzione dell'impatto ambientale è al centro della strategia di innovazione di Michelin. Nel 1992 ha sviluppato il primo pneumatico “verde”, un pneumatico che riduceva la resistenza al rotolamento per consentire un minor consumo di carburante (il pneumatico rappresenta tra il 20 e il 30% del consumo di carburante di un veicolo,  ma anche delle emissioni di CO2). Nel 2021 Michelin compie una nuova tappa commercializzando e.Primacy,  il pneumatico con la resistenza al rotolamento più bassa della sua categoria. Grazie alle sue prestazioni in resistenza al rotolamento è classificato “A” in efficienza energetica e “B” in aderenza sul bagnato. Un risultato eccezionale, considerato che meno dell'1% dei modelli in commercio combinano simultaneamente la resistenza al rotolamento in classe “A” e “A“ o “B” in aderenza sul bagnato. La bassa resistenza al rotolamento si traduce per l’automobilista in un risparmio di circa 0,21 litri di carburante ogni 100 chilometri, pari a circa 80 Euro lungo l’intera vita del pneumatico.

giovedì 21 settembre 2017

Michelin reinventa la ruota

Michelin Vision
Michelin torna a parlare di pneumatici senza aria. Diciamo ‘torna’ perchè il concept Vision è certamente una novità, i pneumatici senza aria non lo sono di certo. La stessa azienda francese nel 2005 prensentoTweel (ovvero tyre wheel, pneumatico ruota) un concetto rivoluzionario di ruota non-pneumatica che utilizzava come battistrada un nastro di gomma collegato al mozzo della ruota con un sistema di raggi flessibili. Tre anni prima al Salone di Ginevra la giapponese Yokohama aveva ha presentato Youmyaku, un altro prototipo che al posto dell’aria presenta una serie di elementi ammortizzanti in gomma, posizionati tra cerchio e battistrada, mentre al Salone di Tokyo del 2011 Bridgestone presentò Airless, il prototipo di una nuovo tipo gomma che per sostenere il peso del veicolo, invece dell’aria, utilizza un’originale struttura interna formata da raggi che si estendono lungo i fianchi. Niente di nuovo sotto il sole dunque.

venerdì 30 maggio 2014

Tutto pronto (o quasi) per la “formula silenzio”

Mercoledì 4 Giugno il circuito inglese di Donington ospita lo “shakedown” generale della nuova Formula E, destinata a dare vita ad un campionato mondiale monomarca riservato a vetture monoposto a propulsione 100% elettrica. La prima corsa è in calendario per il prossimo 13 Settembre in un parco di Pechino. Secondo Alejandro Agag, gran patron della Formula E, la nuova specialità non vuole fare concorrenza alla F1, ma rappresentare una sorta di palestra tecnologica della mobilità sostenibile. Per questo le gare si svolgeranno su circuiti cittadini appositamente attrezzati a Putrajaya (18 Ottobre), Punta del Este (13 Dicembre), Buenos Aires (10 Gennaio), Miami (14 Marzo), Long Beach (4 Marzo), Montecarlo (9 Maggio), Berlino (30 Maggio), Londra (27 Giugno).

lunedì 19 maggio 2014

Tecnologia e prevenzione come strumenti di sicurezza

Nell’ambito della Giornata della Sicurezza Stradale organizzata dal Comune di Thiene, presso la sede della locale Confcommercio, si è svolto, in collaborazione con Automobile Domani, un convegno aperto a tutti sul tema “Arriva l’Estate: importanza della prevenzione” nel corso del quale si è parlato di come preparare automobilisti ed automobili in vista delle vacanze estive all’insegna della sicurezza stradale e del contributo offerto in tal senso dalle moderne tecnologie. In particolare, nel corso del convegno - cui hanno partecipato tra gli altri alcuni rappresentanti di Fiat-Chrysler, Michelin, delle assicurazioni ITAS, della scuola di guida sicura Speed Control  ed il sindaco Giovanni  Casarotto – sono state esposte problematiche e soluzioni delle cause alle quasi si riconduce la maggior parte degli incidenti stradali ovvero la strada, l’uomo e l’automobile.

mercoledì 15 gennaio 2014

Tecnologia Michelin per la sicurezza

Nuovo Michelin Premier A/S
La guida in condizioni di bagnato con pneumatici usurati rappresenta un pericolo estremamente elevato. Con l’obiettivo di ridurre il rischio creato da queste condizioni i ricercatori di Michelin, uno dei leader mondiali dell'industria del pneumatico, hanno creato un nuovo prodotto e lo hanno presentato al salone dell’auto di Detroit. Si chiama Premier A/S, ed ha la peculiarità di far affiorare nuovi canali di drenaggio lungo la spalla del pneumatico, a mano a mano che il battistrada si usura; canali non visibili quando il pneumatico è nuovo.

giovedì 29 agosto 2013

Peugeot 208 Hybrid FE: sprint a 50 km/litro

Peugeot 208 Hybrid FE
La grinta della mitica 205 GTI e l’efficienza energetica che impongono i giorni nostri. Questo è il senso del “dimostratore tecnologico” Peugeot 208 Hybrid FE che la Casa del Leone espone al prossimo Salone di Francoforte. Partendo dalla automobile di serie che tutti conosciamo,Peugeot ha infatti sviluppato in collaborazione con Total un full-hybrid a benzina in grado di offrire prestazioni davvero non comuni: 8 secondi per accelerare da 0 a100 km,  49 g/km di emissioni di CO2, 2,1 litri di benzina ogni 100 chilometri.

martedì 20 agosto 2013

Arriva la "Formula 1" elettrica

Monoposto di Formula E
Il prossimo Consiglio Mondiale della FIA (ovvero la Federazione Internazionale dell’Automobile) dovrebbe approvare il calendario definitivo della  nuova Formula E che dovrebbe vedere in gara monoposto esteticamente assai simili alle monoposto di  F1, ma azionate da motori elettrici da 245 CV (180 kW), dotate di batterie agli ioni di litio in grado di garantire un’autonomia di 25 minuti ed equipaggiate con pneumatici Michelin.
Si tratterà di un campionato monotipo Spark-Renault SRT_01E costruite dall’italiana Dallara, uno dei maggiori specialisti mondiali nella realizzazione di auto da corsa (fornisce tra gli altri la Formula Indy), ed affidate a 10 squadre che iscriveranno due piloti ciascuna .

mercoledì 3 luglio 2013

Addio, cambi-gomme ai box?

Se va avanti così finirà che ci dimenticheremo i cambi pneumatici ai box. No, non in Formula 1 dove, c’è da scommetterci, salterà sempre fuori una gomma speciale in grado di garantire super-prestazioni per pochi giri, bensì nelle gare di durata dove si vince ancora restando in pista e non fermandosi continuamente ai box con un pretesto od un altro.
All’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans, Michelin ha portato una nuova generazione di pneumatici da corsa in grado di garantire il massimo delle prestazioni per 55 giri consecutivi (pari a 750 chilometri ovvero una distanza pari ad oltre due gran premi di F1) all’Audi R18 e-tron quattro vincitrice della corsa francese e per 42 giri (570 chilometri) alla Porsche 911 GT3 RSR che si è imposta nella categoria GTE.

lunedì 3 giugno 2013

Dalla silice al succo di arancia

Il prototipo di un pneumatico realizzato interamente utilizzando materiali sostenibili presentato nel 2012 da Bridgestone al Salone dell’Automobile di Parigi , ha richiamato l’attenzione sui cosiddetti. pneumatici “verdi”. Un aggettivo, a dire il vero, un po’ abusato a dire il vero, come peraltro  accade troppo spesso da qualche tempo a questa parte per cavalcare la reale o presunta ecocompatibilità di questo o quel prodotto. Pneumatici ovviamente compresi. Vediamo allora di vederci chiaro.
Di “pneumatici verdi” si cominciò a parlare per la prima volta all'inizio degli Anni ’90 quando Continental e Michelin presentarono i loro primi pneumatici autovettura a basso impatto ambientale, realizzati con nuove mescole in grado di ridurre la resistenza al rotolamento senza perdere in fatto di prestazioni e di durata.

martedì 28 maggio 2013

Niente aria nei pneumatici

Torneremo a guidare automobili equipaggiate con gomme piene? Probabilmente, no. Ma potremmo andarci molto vicini, Per risolvere definitivamente i problemi delle forature e del sottogonfiaggio dei pneumatici (conseguenza della tradizionale brutta abitudine di molti automobilisti a non controllarne la pressione), i centri ricerche di alcuni grandi fabbricanti del settore stanno prendendo da qualche tempo in seria considerazione la possibilità di eliminare l’aria dall’interno delle gomme. Il pneumatico tradizionale insomma potrebbe cominciare ad avere un po’ … il fiato corto.
Al Salone di Tokyo del 2011 Bridgestone ha presentato Airless, il prototipo di una nuovo tipo gomma che per sostenere il peso del veicolo, invece dell’aria, utilizza un’originale struttura interna formata da raggi che si estendono lungo i fianchi. Questi raggi sono realizzati in una speciale resina termoplastica estremamente malleabile e facile da lavorare alle alte temperature, ma soprattutto riciclabile, a tutto vantaggio della compatibilità ambientale del prodotto finito.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...