Chiamatelo un po' come
vi pare: taraxacum, tarassaco russo, dente di leone o semplicemente soffione.
La sostanza non cambia: parliamo sempre di quel fiore, anzi di quella pianta
infestante, che i bambini raccolgono nei prati, divertendosi a soffiarci dentro.
L’abbiamo fatto
tutti. E probabilmente ci ricordiamo quella sensazione di appicicaticcio che la
linfa contenuta nello stelo ci trasmetteva sulle dita. Ebbene, proprio da
questo liquido lattiginoso i fabbricanti di pneumatici contano oggi di ricavare
la materia necessaria per realizzare la mescola dei battistrada.
Al recente Salone dei Veicoli Commerciali di Hannover, la tedesca
Continental ha presentato a tale proposito un pneumatico sperimentale realizzato
in collaborazione
con l’Istituto Fraunhofer. Se però la memoria non ci tradisce, già nella
Primavera del 2012 Bridgestone aveva già presentato una sua ricerca, frutto di una collaborazione con diversi operatori
di settore all’interno del programma PENRA (Program for Excellence in Natural
Rubber Alternatives), per l’utilizzo dello stesso tarassaco russo per la
realizzazione di pneumatici ecosostenibili di alta qualità. Niente di nuovo
sotto il sole insomma, se non che si è passati dalla fase di studio a quella
prototipale.