Le automobili sono sempre più connesse. Questa connessione include non solo
i sistemi di infotainment, ma anche aspetti critici dei sistemi dei veicoli, come
la chiusura delle porte e l’accensione, che sono ora disponibili online. Con
l’aiuto di applicazioni mobili è ora possibile ottenere le coordinate di
posizione del veicolo e il suo percorso, aprire le porte, avviare il motore e controllare
i dispositivi in-car aggiuntivi. Se da un lato si tratta di funzioni
estremamente utili, dall’altro viene spontaneo chiedersi come le Case automobilistiche
proteggano queste app dal rischio di cyber-attacchi.
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mercoledì 13 giugno 2018
lunedì 17 luglio 2017
Per Bosch le città connesse sono il futuro
Bosch sta diventando un fornitore di servizi di
mobilità nei grandi agglomerati urbani. Il suo focus sarà ancora più orientato allo sviluppo di
soluzioni di mobilità connesse per le città del futuro. La richiesta di
soluzioni funzionali ed intelligenti per i centri urbani sta crescendo
rapidamente in tutto il mondo. Entro il 2050 più di 6 miliardi di persone - circa
due terzi della popolazione globale - il
doppio rispetto ad oggi vivranno nei centri urbani. Ed il traffico urbano sarà
triplicato.
lunedì 8 maggio 2017
Usando un’invenzione di 180 anni fa, Nissan Signal Shield scoraggia l’uso dello smartphone al volante
Un’invenzione dell’età vittoriana trova una nuova applicazione nel XXI
secolo. In Gran Bretagna, Nissan ha adottato una tecnologia di quasi 200 anni
fa per creare un sistema in grado di ridurre le distrazioni dovute all’uso dei
telefoni cellulari durante la guida. Il fascino di questa soluzione sta nella
sua semplicità. Il sistema Nissan Signal Shield, attualmente in fase di
prototipo, è uno scomparto all’interno del bracciolo del modello Juke che
sfrutta il principio della Gabbia di Faraday. Se il guidatore decide di mettere
il cellulare in questo scomparto e chiude il coperchio, Nissan Signal Shield
crea una “zona di silenzio” bloccando tutti i segnali in entrata e in uscita
dallo smartphone, incluse le connessioni Bluetooth e Wi-Fi. L’idea è quella di
lasciare all’automobilista la libera scelta di eliminare le distrazioni causate
da sms, notifiche dei social media e messaggi delle app che ogni giorno “bombardano”
i nostri smartphone.
martedì 2 maggio 2017
L’auto come personal assistant
La connettività
sta trasformando le automobili in un terzo spazio di vitale che affianca la
casa e l'ufficio. La nuova show car Bosch sta mostrando cosa significa in
pratica e cosa in fuuro significherà guidare un'auto. Offre un funzionamento
intuitivo ed è sempre online, connessa in rete e si guida autonomamente. «La connettività delle auto con l'ambiente
esterno e con internet è una sfida fondamentale per mobilità del futuro» dice Dirk Hoheisel
del consiglio di amministrazione dell’azienda tedesca, sottolineando come le
funzioni automatiche e connesse in rete in auto non solo rendano ogni viaggio
più sicuro e più confortevole, ma trasformano la vettura in un assistente
personale. «In questo modo, stiamo rendendo la connettività un'esperienza
personale e diamo alla persone più tempo per vivere la vita, anche durante la
guida della propria auto».
mercoledì 20 maggio 2015
Audi - Apple: aspettative tradite
Di recente, salendo su una Audi Q5 2015,
ho scoperto che aveva ancora un connettore per iPhone a 30 pin, quando Apple lo ha dismesso già dall’iPhone 4! Non solo
nessuna opzione Adroid, ma in ritardo di ben due generazioni Apple.
Di fatto, mi sono trovato impossibilitato a collegare il mio cellulare su un’auto nuova di zecca. Da non credere! Un modello di un brand che ha fatto dell'innovazione e dell'avanguardia tecnologica il suo Credo, cade poi miseramente sulla "connettività". Un fatto insignificante ? Non credo proprio. Una situazione che semplicemente rivela quale sia la gerarchia delle priorità tecnologiche in casa Audi. Per innovare non basta guardare solo avanti, bisogna saper guardare in tutte le direzioni! Qualcuno dovrà ben spiegarlo all’Audi!
Di fatto, mi sono trovato impossibilitato a collegare il mio cellulare su un’auto nuova di zecca. Da non credere! Un modello di un brand che ha fatto dell'innovazione e dell'avanguardia tecnologica il suo Credo, cade poi miseramente sulla "connettività". Un fatto insignificante ? Non credo proprio. Una situazione che semplicemente rivela quale sia la gerarchia delle priorità tecnologiche in casa Audi. Per innovare non basta guardare solo avanti, bisogna saper guardare in tutte le direzioni! Qualcuno dovrà ben spiegarlo all’Audi!
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