venerdì 1 novembre 2013

A Toyota I’“oscar” della sostenibilità

Ridurre, riutilizzare, riciclare: in queste tre “R” si riassume il significato de premio 3R Awards, assegnato dal ministero giapponese dell’Economia, del Commercio e dell’Industria per promuovere l’impegno delle industrie nazionali nel campo della sostenibilità attraverso la riduzione, il riutilizzo e il riciclo delle risorse e che quest’anno ha visto Toyota e Toyota Tsusho Corporation aggiudicarsi il premio del Primo Ministro. Toyota ha inoltre ottenuto, insieme a  Sumitomo Electric Industries, il premio speciale Rare Metal Recycling Award (assegnato dalla Japan Environmental Management Association for Industry) per aver realizzato un sistema per il recupero del tungsteno.

Toyota è stata uno dei primi costruttori nel settore automobilistico ad aver affrontato in maniera concreta la questione dello smaltimento dei veicoli. Nel 1970 il gruppo giapponese, insieme a Toyota Tsusho Corporation, ha infatti fondato Toyota Metal Co Ltd, primo impianto di smaltimento mai realizzato da un costruttore automobilistico. Le 17 aziende riconducibili al gruppo Toyota (incluse TMC e la Toyota Tsusho Corporation), che da sempre prendono in seria considerazione la questione dello smaltimento delle vetture, hanno sviluppato per questo un ampio ventaglio di soluzioni per il recupero dei materiali di cui un’automobile è composta. Recentemente Toyota si è inoltre imposta all’attenzione per il recupero delle componenti dei sistemi ibridi ed è diventata anche il primo costruttore ad impegnarsi nel recupero del nichel-metal idruro (NiMH) e dei magneti utilizzati per la realizzazione delle batterie.
Dal 1998 ad oggi Toyota ha recuperato le batterie al nichel-metal idruro di circa 30.000 veicoli, pari a circa l’80% delle vetture ibride rottamate in Giappone. Fino a poco tempo fa da queste batterie poteva essere recuperato soltanto l’acciaio  inossidabile. Recentemente però, grazie alla collaborazione con Sumitomo Metal Mining Co Ltd, sono stati sviluppati nuovi sistemi per il recupero del nichel che nel  2010 hanno permesso lo sviluppo di una nuova attività incentrata sul riutilizzo di questo elemento chimico per la realizzazione di nuove batterie al NiMH. Nel 2012 Toyota è diventata il primo costruttore automobilistico a sviluppare una tecnologia capace di sfruttare le vecchie batterie al NiMH per poi riutilizzarle all’interno di sistemi di alimentazione ricaricabili.
Nel 2012 Toyota ha creato il primo sistema al mondo per il riutilizzo del neodimio e del disprosio, due metalli rari impiegati nella realizzazione dei magneti, con lo scopo di sfruttare in maniera ottimale le ormai insufficienti risorse naturali disponibili sul pianeta.

Toyota sta lavorando inoltre al recupero dei metalli rari utilizzati sui veicoli convenzionali. Nel 2010 ha collaborato con Sumitomo Electric Industries per il recupero del tungsteno, un elemento utilizzato per la produzione di utensili in acciaio. Ad oggi, questa collaborazione ha consentito il riutilizzo di 75 tonnellate di tungsteno.
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