lunedì 14 dicembre 2020

Si accende la sfida per la mobilità a Fuel Cell

Case automobilistiche come PSA e VW stanno creando delle unità di business dedicate solamente ai veicoli elettrici (EV) per rispondere in maniera mirata alla prevista crescita della domanda di questo segmento di mercato.
Insieme ai veicoli elettrici a batteria (BEV), i governi e i costruttori stanno anche considerando i veicoli elettrici a celle a combustibile (Fuel cell electric vehicles- FCEV) come una soluzione praticabile soprattutto per gli spostamenti di lungo raggio e in particolare per i veicoli commerciali leggeri e pesanti (CV) e per i SUV nell’ambito delle autovetture.Sono diversi i costruttori impegnati nello sviluppo di veicoli a celle a combustibile, ma attualmente ci sono solo 3 modelli disponibili sul mercato, nello specifico di Toyota, Honda e Hyundai. Si stima però che in futuro saranno più di venticinque i modelli in vendita con questa tecnologia e che conquisteranno una quota di mercato tra l’1-1,5 %, entro i prossimi 10 anni.

Dopo la presentazione di qualche giorno fa della nuova Toyota Mirai FCEV, Hyundai ha risposto subito con il lancio di un nuovo marchio, chiamato "HTWO”, evidenziando che è stato creato per "aiutare a facilitare il business globale delle celle a combustibile di Hyundai e far crescere l'ecosistema dell'idrogeno". Il suo sistema di celle a combustibile infatti non sarà utilizzato solo nelle automobili, ma come spiega l'azienda coreana "in varie forme di mobilità come quella delle arre urbane (UAM), navi e treni". Sebbene sia un'operazione globale, il focus iniziale dello sviluppo di HTWO sarà su mercati come Cina, Corea, Stati Uniti ed Europa. Da ricordare che il modello Nexo di Hyundai è stato il veicolo a celle a combustibile più venduto nel 2019. Il nuovo marchio HTWO, secondo Hyundai, sarà inoltre impegnato in attività a più ampio spettro, tra cui "accelerare lo sviluppo di una società dell'idrogeno", probabilmente riferendosi alla mancanza di infrastrutture di rifornimento nei vari mercati, un dato di fatto ampiamente riconosciuto ed un ostacolo per la crescita del settore.

L’attesa della presentazione della nuova Clarity di Honda nel 2021 e di un SUV di BMW nel 2022 testimonia che la sfida sull’idrogeno è entrata nel vivo e che sta preparando il terreno per quella che sarà la mobilità di “dopo domani”. Costo, infrastruttura e sicurezza sono le barriere più importanti per la crescita delle vendite di FCEV. Le aziende della catena del valore e i governi stanno però intensificando la collaborazione per ottenere una riduzione del costo del veicolo, della produzione di idrogeno e dei prezzi al dettaglio,  parallelamente per aumentare il numero di stazioni di rifornimento e migliorare la sicurezza. C’è un comune convincimento, nell’ambito dell’automotive, che i veicoli a celle a combustibile raggiungeranno la parità di prezzo con quelli equipaggiati con il tradizionale motore a combustione interna, entro il 2030. Quello a cui stiamo assistendo potremmo quindi definirla una fase di “prove tecniche di trasmissione”.

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