La tendenza è quella di utilizzare olii motore sempre più sottili per ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Tuttavia il motore deve essere progettato anche per questo tipo di olio, altrimenti si rischiano danni costosi. Ma l'olio motore non può diventare arbitrariamente sottile, almeno non se è a base di olio. Oliver Kuhn, vice-direttore del laboratorio dell'olio Llqui Moly illustra il contesto. «La viscosità dell'olio motore è indicata da due numeri, ad esempio 5W-30. Il primo numero con la W indica la viscosità a bassa temperatura ovvero quanto è ancora liquido l'olio a basse temperature. Il secondo numero indica la viscosità ad alta temperatura ovvero quanto è liquido l'olio alle alte temperature. Per entrambi i numeri vale quanto segue: più sono alti, più l'olio è viscoso, ovvero denso. E viceversa: più sono bassi, più l'olio è fluido».
Perché l'olio motore
diventa sempre più fluido? «Ciò dipende dalle Case automobilistiche e dai
loro sforzi per ridurre ulteriormente le emissioni dei veicoli. Quanto più
fluido è l'olio motore tanto minore è la forza che il motore deve applicare per
pomparlo. Questo ottimizza il consumo di carburante. L'effetto non è enorme, ma
l'olio sottile è una delle tante viti di regolazione che le case
automobilistiche stanno girando per aumentare l'efficienza dei loro veicoli. Il
nostro compito come produttori di oli è quindi quello di sviluppare oli motore
fluidi ma che offrano le prestazioni necessarie».
Come può un olio così
sottile lubrificare correttamente? «Questo è possibile solo con la più
moderna tecnologia di lubrificazione. Gli olii motore sono costituiti da due
componenti fondamentali: l'olio di base ed i pacchetti di additivi. Mentre in
passato era l'olio di base a determinare le prestazioni più importanti
dell'olio motore, oggi i responsabili sono i pacchetti di additivi. Nel caso
degli olii a bassa viscosità sono loro a fornire non solo pulizia e protezione
dalla corrosione, ma anche raffreddamento e lubrificazione. L'olio di base
ovvero l'olio vero e proprio è quindi poco più di un semplice fluido vettore
per i pacchetti di additivi. I moderni oli contengono quasi un terzo dei
pacchetti di additivi».
Cosa succede se verso un
olio così sottile in un motore non progettato per questo scopo? «Se un
motore non è progettato per questo, non è assolutamente il caso di farlo,
perché il film d'olio è semplicemente troppo sottile per il motore: non è in
grado di reggere il carico e si lacera. Un film d'olio incrinato comporta un
aumento dell'usura, che può arrivare fino al grippaggio dei cuscinetti, e questo,
a sua volta, può comportare danni conseguenti, e addirittura gravi danni al
motore».
Cosa succede se si versa
un olio troppo denso nel motore? «In questo caso, la lubrificazione vera e
propria è un problema minore, a parte il fatto che il consumo di carburante
aumenta. Tuttavia, per spingere l'olio denso attraverso i piccoli canali
progettati per l'olio sottile, la pompa dell'olio deve lavorare di più, e
questo può sovraccaricarla e guastarla, lasciando il motore completamente privo
di lubrificazione».
Come si a sapere qual è
l'olio giusto per un veicolo? «Basta dare uno sguardo al manuale, dove è
indicata la specifica dell'olio necessaria. Oppure si può consultare la guida
agli oli gratuita all'indirizzo www.liqui-moly.com. Bastano pochi clic per ottenere
una panoramica degli oli adatti».
Quanto può diventare
fluido l'olio motore? «Questa è una domanda entusiasmante. La viscosità più
bassa attualmente specificata per l'olio motore è 0W-8. È quasi un olio
unigrado. La difficoltà qui, oltre alla lubrificazione, è soprattutto
l'evaporazione, poiché quanto più è fluido un olio, tanto più facile è
l'evaporazione. Nello 0W-8 è ancora possibile mantenere questo equilibrio. Per
viscosità ancora più basse, probabilmente sarebbe necessaria una sostanza chimica
completamente diversa, che non si baserebbe più sull'olio. Lo 0W-8 è comunque
limitato al mercato giapponese. Finora solo l'organizzazione giapponese per gli
standard automobilistici (JASO) ha pubblicato le specifiche per lo 0W-8, ma né
l'associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) né l'API americana
l'ha fatto. Inoltre, lo 0W-8 è destinato esclusivamente ai motori a benzina.
Nei motori Diesel lo 0W-20 rappresenta attualmente la viscosità più bassa. Ciò
è dovuto al carico di pressione più elevato».