lunedì 27 febbraio 2023

Auto più verdi: sì, ma


Petronas Lubricants International ha pubblicato i risultati di una indagine europea che evidenzia il divario che esiste tra la consapevolezza ed il comportamento dei consumatori quando si tratta di scegliere veicoli più sostenibili. L’80% dichiara di voler contribuire a un'industria automotive più green, ma oltre un terzo (38%) non sembra disposto a pagare di più per acquistare prodotti alternativi.

L'aumento dei prezzi dell'energia e del costo della vita stanno portando i consumatori di tutto il mondo a limitare le proprie spese, ostacolando la diffusione di soluzioni più sostenibili. La ricerca di Petronas Lubricants International, condotta su un campione di 7.000 consumatori in sei Paesi, ha rilevato che gli intervistati di Italia, Spagna, Polonia e Francia sono propensi a pagare una piccola percentuale in più (dall'11 al 20%) per prodotti che favoriscono una mobilità più sostenibile, diversamente dalla Gran Bretagna, che è il Paese meno disposto ad accettare un sovrapprezzo.

Ulteriori differenze si riscontrano a livello generazionale: anche il 46% della Generazione Z è disposto a pagare l'11-20% in più, ma la maggioranza degli over 55 sostiene che i prezzi non dovrebbero cambiare (62%). Ciò riflette le pressioni sul reddito e sulle uscite nelle diverse fasi della vita, come le rate del mutuo, le pensioni e la proprietà di un veicolo. Inoltre, questo dato conferma il divario generazionale quando si tratta di guardare alla sostenibilità in senso più ampio.

La consapevolezza sui fattori chiave che possono incidere sull'impronta di carbonio di un veicolo si attesta a un buon livello. Tuttavia si rischia di trascurarne alcuni al fine di risparmiare nel breve periodo. I cinque principali fattori che si ritiene abbiano un impatto comprendono: utilizzo del giusto carburante (77%), età dell'auto (75%), abitudini di guida (73%), manutenzione dell'auto (72%), lubrificanti (71%).

Accanto a questi elementi, tra i vari Paesi e tra le varie età si riscontra anche un gap relativo alla conoscenza delle azioni che si possono intraprendere. In media, il 12% degli europei non sa cosa si potrebbe fare per ridurre l'impronta di carbonio dell’auto. Ciò evidenzia l'opportunità, per i leader del settore, di tracciare una chiara roadmap che consenta agli automobilisti di compiere scelte più consapevoli. Non è solo questione di carburante. Ci sono altri elementi da considerare, come la scelta dei lubrificanti utilizzati: i fluidi più performanti possono consentire di ottenere un risparmio sui consumi del 3% e di ottimizzare l'efficienza termica con conseguenti vantaggi economici generali e migliori prestazioni del veicolo. Anche l'imballaggio dei prodotti, come la scelta di bag-in-box o di taniche in plastica riciclata, può fare la differenza.

Inoltre, il 40% degli intervistati ritiene che il settore automotive potrebbe impegnarsi di più per rendere i veicoli più sostenibili. Si tratta di un obiettivo che molti Paesi si sono posti per ridurre le emissioni di CO2, ma l'83% del campione auspica che anche le aziende facciano di più per contribuire a questo risultato. I costi rappresentano ancora una volta un ostacolo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Il 42% ritiene che i prezzi debbano essere abbassati e che si possa offrire una scelta più adeguata alle diverse esigenze degli automobilisti (31%).

«Il costo della vita è un problema che stiamo affrontando in ogni parte del mondo» sottolinea a riguardo Domenico Ciaglia, amministratore delegato EMEA di Petronas Lubricants International. «Siamo in un momento in cui il settore sta intensificando gli sforzi ed innovando maggiormente per adottare soluzioni in grado di migliorare il nostro pianeta. È compito di aziende come la nostra dimostrare che esistono soluzioni e misure accessibili, come una regolare manutenzione del veicolo, la scelta di lubrificanti che permettono di risparmiare carburante e di migliorare le prestazioni dei veicoli, che siano elettrici, ibridi e tradizionali od anche la scelta di imballaggi realizzati con plastica riciclata.

PLI è in prima linea per aiutare i propri clienti a scoprire che prendersi cura del proprio veicolo non significa necessariamente affrontare un compito difficile o scoraggiante. Ci piacerebbe contribuire a una maggiore consapevolezza dei consumatori, aiutandoli a capire come fare le scelte migliori relativamente all'auto, oltre a dimostrare che è possibile apportare cambiamenti positivi nell'industria automobilistica».

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