Nissan Leaf Autonomous Drive: un laboratorio su ruote
Presentata come una delle evoluzioni più interessanti della tecnologia a guida autonoma, la nuova Leaf non è più solo l’icona dell’elettrico accessibile: ora è anche un laboratorio su ruote per il futuro della mobilità. Nissan ha già una certa esperienza nel settore, grazie al sistema ProPILOT, ma stavolta si parla di una guida completamente autonoma, almeno in contesti urbani e autostradali ben regolamentati.
Progetti pionieristici nel Regno Unito
La Leaf autonoma nasce da anni di ricerca e sviluppo, in particolare dal progetto evolvAD nel Regno Unito, finanziato dal governo britannico per testare la guida autonoma su strade urbane e rurali. Prima ancora, il progetto HumanDrive aveva già visto una Leaf percorrere autonomamente 370 km attraverso il Paese. Per ora è ancora un prototipo senza una data di lancio ufficiale, ma Nissan sta chiaramente accelerando per portare questa tecnologia su strada.
La corsa globale alla guida autonoma
Ma chi è davvero avanti in questa corsa? Gli Stati Uniti dominano con Tesla, Waymo e Cruise, che stanno già testando robotaxi senza conducente in diverse città. La Cina segue da vicino con Baidu e AutoX, che operano flotte autonome senza supervisione umana. Il Giappone procede con cautela, mentre l’Europa, frenata da normative più rigide, sta concedendo le prime certificazioni a Mercedes e BMW per la guida senza mani in autostrada
Nissan punta a democratizzare la guida autonoma
Nissan si inserisce in questo scenario con un obiettivo chiaro: rendere la guida autonoma accessibile a un pubblico più ampio. Se il futuro sarà davvero senza volante, la Leaf potrebbe essere l’auto che ci farà abituare all’idea.