domenica 30 giugno 2013

Dalla 1602 alla i3: 40 anni di BMW elettriche

40 anni di BMW elettriche
Le Olimpiadi di Monaco sono certamente destinate a passare alla storia per ben altri eventi. Noi però che da sempre ci occupiamo di automobili non possiamo neppure dimenticare che in quegli ormai lontani giorni del 1972 due BMW 1602 modificate a propulsione elettrica erano utilizzate come automobili di supporto e per le “troupe” televisive per le riprese della maratona. Per la cronaca, queste vetture avevano un’autonomia di circa 60 chilometri erano ben lontane dall’essere l’ideale per un’automobile di serie. Tutta un’altra cosa della BMW i3 che a fine 2013, uscirà dalla catena di montaggio di Lipsia.

Le batterie della BMW 1602 elettrica del 1972 
Dopo quel primo esperimento BMW avviò una serie di progetti di ricerca e di sviluppo allo scopo di portare su strada una tecnologia per sistemi di propulsione elettrica migliore ed efficiente. Dagli ultimi mesi del 1975, un veicolo sperimentale costruito sulla piattaforma della BMW LS e dotato di nuove batterie e di un nuovo motore elettrico cominciò a dare i primi risultati. Poi negli Anni Ottanta fu lanciato il progetto di ricerca “Auto elettrica con batteria dall’alto livello energetico” che offrì esperienze preziose nell’utilizzo di dispositivi per l’accumulo di energia a base di sodio-zolfo. Inoltre BMW costruì un impianto speciale per provare i sistemi propulsivi elettrici con un calcolatore della potenza erogata incorporato. Oltre alle batterie, le prove qui si concentravano principalmente sul sistema di propulsione e sul controllo della propulsione. Per collaudare il concetto furono realizzati 8 veicoli sulla base della BMW 325iX che dimostrarono le loro potenzialità nell’utilizzo per la consegna, ad esempio, della posta in alcuni centri urbani tedeschi.
Gli incoraggianti risultati spinsero BMW ad iniziare la progettazione di un veicolo elettrico puro. Mentre i precedenti veicoli sperimentali erano stati semplicemente versioni convertite di modelli di serie, cosa che offriva poco spazio per realizzarli su misura per le richieste specifiche di una propulsione elettrica, tutto questo stava per cambiare. La prima soluzione realizzata appositamente per questo tipo di uso fu presentata nel 1991 al Salone di Francoforte: BMW E1, una “citymobile” con propulsione elettrica per l’utilizzo nelle città e nei dintorni. Già allora, questo prototipo spiccava per il suo basso peso e per i suoi alti livelli di sicurezza, grazie al ricorso a materiali leggeri e ad una scocca molto resistente. Anche le sue prestazioni erano degne di nota: con una potenza di 32 kW, una coppia massima di 150 Nm ed un’autonomia di circa 160 chilometri, questa vettura sembrava una possibilità fattibile anche per un utilizzo quotidiano.
Oltre ai 5 prototipi E1, il progetto produsse anche 25 modelli di serie convertiti basati sulla BMW Serie 3. Tra il 1992 ed il 1996, otto BMW 325 erano in servizio sull’isola di Rügen al largo della costa baltica della Germania. L’obiettivo era quello di provare diversi motori, trasmissioni e batterie in condizioni di vita quotidiana. Le prove sul campo produssero grandi quantità di dati dettagliati che fornivano conoscenze preziose per l’ulteriore sviluppo della mobilità elettrica. Il progetto arrivò a conclusione con la BMW elettrica nel 1997.
Nel 2008 fu invece messa in circolazione una flotta di circa 600  Mini E elettriche progettate per utilizzo privato quotidiano. I risultati colti con questo progetto pilota furono indirizzati direttamente nel processo di sviluppo di un’auto di serie. In particolare, il potenziale delle batterie a ioni di litio fu portato a nuovi livelli nella Mini E. Appena un anno più tardi, all’inizio del 2010, la prima mondiale della Concept ActiveE vide il BMW spingersi ulteriormente in avanti con le sue attività di ricerca e di sviluppo. Prove pratiche di oltre 1.000 unità di questo modello sono iniziate nel 2011.
L’obiettivo principale era creare un veicolo Megacity (MCV) che sta ora per essere lanciato come BMW i3. Il sistema di propulsione elettrica di BMW i3 Concept è un esempio perfetto di ciò che può essere raggiunto con uno sviluppo sistematico: occupa il 40% in meno di spazio rispetto al sistema propulsivo della Mini E, ma sviluppa stessa potenza
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