venerdì 2 agosto 2013

Infrastruttura di ricarica. In Giappone, ci pensano Toyota, Nissan, Honda e Mitsubishi

Toyota Prius Plug-In
A quanto pare, tutto il mondo è un paese. Anche nell’organizzatissimo Giappone c’è voluto un accordo tra quattro grandi industrie private del calibro di Honda, Mitsubishi, Nissan e Toyota per promuovere davvero la diffusione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici ed ibrido-elettrici (PHV, PHEV, EV) e sviluppare una rete di ricarica più conveniente e pratica per gli automobilisti giapponesi.
Per favorire la diffusione dei veicoli elettrici, si sa, è indispensabile implementare un’adeguata infrastruttura di ricarica. L’urgenza del problema richiede un intervento immediato. Le quattro aziende hanno quindi deciso di coprire con il contributo del governo giapponese i costi di installazione e di lavorare con alcune società fornitrici di servizi di ricarica (delle quali detengono partecipazioni) per realizzare una rete di ricarica più capillare e accessibile.
Colonnina di ricarica
Le circa 1.700 colonnine di ricarica rapida e le poco più di 3.000 stazioni di ricarica standard attualmente presenti in Giappone sono insufficienti. Inoltre, la mancanza di coordinamento tra gli attuali fornitori della rete va a discapito dell’efficienza dei servizi offerti agli utenti. Il governo ha annunciato che finanzierà con 100,5 miliardi di Yen l’installazione dei punti di ricarica nell’ambito della propria politica economica per l’anno fiscale 2013, nell’intento di promuovere la rapida espansione dell’infrastruttura e l’uso di mezzi di trasporto che utilizzino fonti energetiche alternative. Le prefetture giapponesi stanno studiando come impiegare i contributi statali. Con questo forte sostegno, le quattro aziende collaboreranno all’installazione dei punti di ricarica. In precedenza ognuna aveva condotto autonomamente le proprie valutazioni in merito alla collocazione più opportuna delle colonnine. Ora, riconosciuto il valore dell’infrastruttura di ricarica per l’intera comunità, rivedranno insieme la strategia di installazione in modo da coordinarsi nel tempo utile previsto dal contributo statale.
Esistono tre sistemi per ricaricare i veicoli elettrici: la ricarica domestica presso la propria abitazione od in un’area condominiale; la ricarica di stazionamento ovvero nei parcheggi di centri commerciali, negozi e ristoranti per immagazzinare energia per il rientro; la ricarica lungo la strada, ad esempio, nelle aree di servizio autostradali, nelle aree di sosta cosiddette “michi no eki” in Giappone e presso benzinai ed empori. Per la ricarica di stazionamento e lungo la strada si devono prevedere colonnine standard per i viaggi più lunghi mentre sono necessari punti di ricarica rapida per i brevi tragitti. Con una rete di ricarica più estesa, gli ibridi potrebbero beneficiare maggiormente dell’alimentazione elettrica e ridurre i consumi di carburante, mentre i veicoli elettrici aumenterebbero l’autonomia consentendo spostamenti più ampi.
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