domenica 25 agosto 2013

La “democratizzazione” del carbonio

BMW i8
Finora riservate alla realizzazione di poche supercar alto-di-gamma prodotte da Aston Martin, Ferrari, Lamborghini, Mercedes, McLaren e Pagani prodotte in meno di 5.000 esemplari all’anno, le fibre di carbonio sembrano avviata verso ad una progressiva, ma inesorabile “democratizzazione”. Ne sono recente testimonianza le nuove BMW i3 ed i8 di prossima presentazione, ma anche l’Alfa Romeo 4C: tutte vetture per le quali di parla di 40-60 mila unità all’anno.
I vantaggi offerti da questo materiale sono notevoli e comprendono una densità, che garantisce alte prestazioni e resistenza alle deformazioni, così come un’assoluta resistenza alla corrosione ed alla ruggine.
In fase di produzione poi la fibra di carbonio consente di realizzare forme complesse, permettendo così di ridurre il numero delle componenti che costituiscono la vettura, riducendone il peso complessivo e gestendo meglio le potenziali deformazioni.  Per contro, un utilizzo della fibra di carbonio su larga scala paga la mancanza di un modello di produzione specifico e comporta quindi importanti investimenti economici destinati a riflettersi inevitabilmente sul prodotto finale.
BMW i3
Una volta superato quest’ultimo aspetto (come fatto peraltro con successo dall’industria aeronautica) si devono poi fare i conti con i problemi di riparazione e di riciclabilità. Nel primo caso bisogna infatti tenere presente che, essendo la fibra di carbonio realizzata a strati sovrapposti gli uni agli altri, risulta abbastanza  complicato per il tecnico capire se quelle interne sono danneggiate o meno e possono compromettere la resistenza del pezzo. Per quanto riguarda invece la riciclabilità del materiale a fine vita, si deve invece tenere presente  che nei casi migliori quella del carbonio raggiunge appena il 10% contro il 95% indicato come obiettivo 2014 dalla normativa europea.
Siamo, sia ben chiaro, appena agli inizi della ”democratizzazione” del carbonio ed è quindi facile ipotizzare  che proprio una sua sempre maggiore utilizzazione su vasta scala sia destinata a promuovere soluzioni in grado di favorirla. Non ci resta che attendere e stare a guardare.
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