Wake Up Bus |
Il 70% degli
automobilisti italiani coinvolti in incidenti stradali ammette di aver dormito
poche ore prima del sinistro. Se a questo aggiungiamo che uno su cinque soffre
di sonnolenza diurna e che 2 milioni di italiani soffrono della sindrome delle
apnee notturne (OSAS) – che aumenta le
probabilità di addormentarsi alla guida – non stentiamo a renderci conto del
reale pericolo rappresentato dai colpi di sonno al volante ai fini della
sicurezza strada.
Questi dati
sono i risultati di un sondaggio condotto attraverso i siti internet da
European Sleep Research Society, Associazione Italiana Medica del Sonno ed Automobile
Club Italia sulle problematiche inerenti la sonnolenza al volante nel corso del
quale sono stati analizzati circa 15.000 questionari e confermano l’analisi
pubblicata nel 2010 dalla American Automobile Association sulla base di
dati degli incidenti raccolti negli Stati Uniti dalla National Highway Traffic
Safety Administration dalla quale emergeva che nel 17% di tutti gli incidenti
mortali al volante del veicolo c'erano guidatori molto stanchi.
Di fronte a
questa emergenza sociale, l’Unione Europea e la società europea di ricerca sul
sonno hanno organizzato il tour internazionale del Wake Up Bus per sensibilizzare
l’opinione pubblica sui rischi legati alla sonnolenza alla guida, derivanti
soprattutto da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono
la capacità di attenzione al volante. Partito
il 3 Ottobre da Oporto in Portogallo, il bus ha già toccato Lisbona, Madrid e
Lione, arrivando a Milano, dove esperti hanno distribuito materiale informativo
e fornito un’attività di assistenza informativa sullo stretto legame tra la
sicurezza stradale ed il corretto riposo. Wake Up Bus è ripartito alla volta di
Lubiana, Zagabria, Vienna, Poznan, Berlino e Bruxelles, dove terminerà il suo
viaggio il 15 Ottobre per illustrare al Parlamento Europeo i punti forti della
campagna e sollecitare una legislazione comunitaria condivisa sui temi della
sicurezza stradale.
I ricercatori
però non sono con le mani in mano e da tempo hanno studiato dispositivi in grado di avvisare il guidatore
che è arrivato il momento di fermarsi per una sosta. Attention Assist di
Mercedes, Driver Alert Control di Volvo, Driver Drowsiness Detection di Bosch
(disponibile su alcuni modelli del gruppo VW) sono solo alcuni esempi tra i
molti possibili. Questi sistemi agiscono in sinergia con il servosterzo
elettrico e con il sensore dell’angolo di sterzata (che è uno dei principali
componenti del sistema anti-sbandamento ESP) richiamando i dati dall’uno o
dall’altro a seconda dei casi.
All’inizio del viaggio un algoritmo inizia a registrare ed a controllare i
comportamenti del guidatore. Segnali
tipici di un calo di concentrazione sono il fatto che il guidatore
procede senza praticamente sterzare ed effettua movimenti dello sterzo minimi,
ma rapidi ed improvvisi, per tenere il veicolo in carreggiata.
Sulla base della frequenza di questi
movimenti e di altri parametri - come la lunghezza del viaggio, l’utilizzo
degli indicatori di direzione e dell’acceleratore, l’ora del giorno ed il
calcolo dell’accelerazione trasversale - il sistema calcola il livello di
affaticamento del guidatore. Se tale livello supera una soglia prefissata, sul
cruscotto comincia a lampeggiare una spia solitamente a forma di tazzina da
caffè ed un cicalino avverte il guidatore che è ora di fermarsi per una sosta.
Se il conducente non accetta il suggerimento del computer di bordo, l’avviso
viene ripetuto automaticamente dopo 15 minuti. Indipendentemente dalla
stanchezza del guidatore, il sistema segnala comunque ogni 4 ore la necessità
di effettuare una sosta.
Il Driver Drowsiness Detection di Bosch
può essere abbinato ad altre funzioni come, ad esempio, la frequenza di
campionamento delle informazioni trasmesse dal servosterzo al sensore
dell’angolo di sterzata, e può essere tarato
a stili di guida diversi. Come il Driver Alert Control di Volvo, non è sempre
attivo: uno stile di guida normale di oltre 15 minuti prevede l’attivazione se
la velocità di crociera supera i 65 km/h ed agisce fino alla velocità di 180
km/h, al di sotto di tale velocità il sistema va in stand-by.