domenica 3 novembre 2013

ZF e Levant Power preparano gli ammortizzatori del futuro

Comfort o maneggevolezza? Assetto morbido oppure rigido?  Per coloro che progettano le sospensioni delle automobili è sempre difficile trovare il giusto equilibrio tra soluzioni tecniche tanto diverse tra loro e proporre quella in grado di incontrare le aspettative dei clienti. Un comfort migliore necessita infatti di una sospensione morbida, in grado di assorbire le asperità del fondo stradale, mentre una maneggevolezza ottimale richiede ammortizzatori più rigidi in grado di garantire la maggiore reattività possibile ai comandi del guidatore. Una soluzione sembrava poter arrivare qualche anno fa da sistemi di smorzamento attivo con la massima apertura di banda possibile (le cosiddette “sospensioni attive”), ma costi elevati, complessità realizzative e consumo di energia hanno finito per convincere i costruttori ad accantonarla.
Una proposta innovativa ci arriva oggi dalla collaborazione tra la tedesca ZF Friedrichshafen e l’americana Levant Power che stanno lavorando allo sviluppo della tecnologia GenShock che mira a conciliare i molteplici vantaggi dell’ammortizzatore attivo con un ridotti consumo di energia, minima complessità e costi accettabili. Partendo da un ammortizzatore ZF, i progettisti delle due aziende stanno sviluppando infatti un sistema attivo ed a recupero di energia che permette di creare un’unità funzionale completamente nuova. La tecnologia della valvola è stata progettata appositamente per questa applicazione.  Questa compatta componente è costituita da una propria unità di comando, da un motore elettrico e da una pompa ad ingranaggi elettroidraulica che, azionata da un motore elettrico, regola il flusso d’olio nell’ammortizzatore. «Per garantire dinamica, comfort e sicurezza è determinante che forze attive siano convogliate nel telaio» spiega Rolf Heinz Rüger, responsabile Tecnologia delle Sospensioni di ZF. «In questo modo la curva dell’ammortizzatore si adatta automaticamente in maniera ottimale ad ogni situazione di guida. Anche piccoli beccheggi del veicolo durante frenate improvvise e rollii durante brusche manovre di emergenza si possono eliminare quasi del tutto. Inoltre il sistema è in grado di sollevare attivamente ogni singola ruota».
Appena le condizioni di guida lo permettono, il sistema di valvole sfrutta il movimento del pistone dell’ammortizzatore per recuperare energia e comprime quindi l’olio all’interno dell’ammortizzatore mettendo in funzione la pompa che a sua volta aziona il motore elettrico. Questo funge in effetti da generatore, trasformando l’energia del movimento che ne deriva in elettricità e la immagazzina nella rete di bordo del veicolo, contribuendo in questo modo anche alla riduzione delle emissioni di CO2.


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