La guida autonoma è ormai uno dei principali
terreni di confronti non solo per i laboratori di ricerca dei costruttori di
automobili e di componenti, ma anche dei maggiori protagonisti del mondo
dell’elettronica. Secondo il gruppo tedesco Continental, già nel 2016 avremo a
disposizione veicoli in grado di garantire una guida autonoma parziale, che
diventerà poi di tipo avanzato nel 2020 e totale dal 2025. In questa visione si
inserisce la collaborazione con IBM, annunciata nel 2013 in occasione del
Salone dell’Automobile di Francoforte, che in occasione del CES (Consumer
Electronics Show) 2014 di Las Vegas Continental si è concretizzata in prototipi
del primo prodotto della cooperazione che comprende le tecnologie Connected
Electronic Horizon e Smart Speech: sensori avanzati alle apple e smartphone
automotive che aprono le auto, ai massaggi dei sedili connessi e display
integrati senza cuciture con i quali Continental ha mostrato la sua roadmap per
l’evoluzione dai sistemi avanzati di assistenza di guida alla guida automatica.
Continental e IBM stanno progettando un
percorso comune per introdurre software e servizi di engineering per veicoli
integrati ed una piattaforma di back-end per consentire sistemi di trasporto intelligenti.
Con servizi di cloud altamente scalabili, le Case automobilistiche potranno
realizzare una vasta gamma di nuovi servizi per auto consentendo al guidatore
ed ai passeggeri di restare connessi con il mondo esterno anche durante gli
spostamenti in auto. «Il nostro obiettivo
consiste nel realizzare servizi avanzati che possano adattarsi automaticamente
alle reti IT preesistenti che i nostri clienti possono già avere pronte oggi» dice
Helmut Matschi, responsabile della Interior Division e membro dell’Executive
Board di Continental.
In collaborazione con IBM, Continental sta
progettando un sistema in grado di anticipare la guida, sviluppando una nuova
generazione della piattaforma Electronic Horizon. Sapere cosa c’è oltre rispetto
alla strada che si percorre, permette agli automobilisti di regolare meglio la
propria guida, rendendola più sicura, economica e comoda. La tecnologia
Electronic Horizon utilizza mappe digitali per anticipare le informazioni della
strada; nel vero senso dell’espressione, il sistema estende l’orizzonte oltre a
ciò che risulti immediatamente visibile, contribuendo così ad una mobilità più
sicura, brillante e sostenibile. Attualmente, questa tecnologia utilizza dati
di mappe statiche per calcolare la strategia di guida più efficiente. Il
Connected eHorizon potenzierà i dati delle mappe attraverso il “crowd sourcing”.
Con l’uso avanzato di preesistenti sensori per veicoli, la Electronic Horizon
può diventare un elemento chiave nelle autovetture per la sua capacità di
ricevere e trasmettere informazioni in tempo reale, arrivando a consentire alla vettura di
guardare oltre l’angolo, e descrivere in anticipo le condizioni della strada.
Questa tecnologia avanzata connetterà l’auto con il suo ambiente e preparerà la
strada per la guida automatica.
Combinando la conoscenza di Continental degli
interfaccia di speech nei veicoli con il dialogo interattivo e soluzioni di
contenuto di IBM si potrà creare una soluzione di voce più intelligente basata
su cloud in confronto ai già esistenti sistemi di voce per i veicoli.
L’obiettivo finale è l’utilizzo di soluzioni di speech intelligente IBM per
dare vita ad una comunicazione artificiale tra l’automobile e l’automobilista
con soluzioni personalizzate dove il dialogo tra uomo e macchina sia unico per
ogni utente, a seconda del contesto, delle interazioni e della storia
dell’utilizzo del mezzo, così come del suo stato. «Le funzioni cloud-based aumentano le possibilità dei veicoli futuri»
prosegue Matschi. «Il futuro interno e le
future funzionalità di sicurezza delle auto dipenderanno anche dal modo in cui
l’auto sarà connessa. Continental e IBM stanno lavorando per portare una vasta
gamma di innovative soluzioni per aiutare gli automobilisti a gestire
informazioni e guidare in sicurezza».