giovedì 18 giugno 2015

Jaguar Land Rover: controllare le onde cerebrali per migliorare la concentrazione al volante

Jaguar Land Rover ha presentato una serie di nuovi progetti di ricerca mirati alla sicurezza stradale ed  in particolare  alla riduzione dell numero degli incidenti causati da stress, distrazione o da mancanza di concentrazione nella guida.
Il progetto Sixth Sense utilizza, ad esempio, un'avanzata tecnologia, mutuata dallo sport e dalla medicina aerospaziale, per controllare il battito cardiaco, la frequenza respiratoria ed i livelli di attività cerebrale del guidatore, rilevandone eventuale stress, affaticamento e perdita di concentrazione. Gli scienziati britannici esplorano anche sistemi innovativi per ridurre la necessità del pilota di distogliere lo sguardo dalla strada e di comunicare con lui attraverso impulsi e vibrazioni dell'acceleratore. «Riteniamo che alcune tecnologie della medicina aerospaziale possano migliorare la sicurezza e la guida» dice  Wolfgang Epple, direttore  Research & Technology di Jaguar Land Rover. «L'automobile sta diventando sempre più intelligente ed  in grado  di utilizzare sensori avanzatissimi. I nostri progetti di ricerca studiano come sfruttare tutto questo a vantaggio dei nostri clienti e degli altri  utenti della strada.

Una componente importante della ricerca concerne il controllo delle onde cerebrali per  monitorare l'attenzione e la concentrazione del guidatore. Anche se  il suo sguardo è sulla strada,  il guidatore può infatti distrarsi e non prestare alla guida la dovuta attenzione. In questo caso potrebbero passare inosservati segnali sonori od icone di allarme, o potrebbe diminuire l'attenzione ai movimenti degli altri veicoli; intendiamo perciò trovare il modo di identificare queste situazioni e  prevenirle, con l’intento di evitare incidenti».
La base della ricerca Mind Sense tende invece a verificare se una vettura sia in grado di leggere efficacemente le onde cerebrali del pilota per controllarne lo stato di attenzione o per rilevarne un'eventuale sonnolenza. Il cervello umano genera continuamente quattro e più tipi di onde cerebrali, a differenti frequenze. Monitorando costantemente quale sia la condizione dominante, un computer di bordo potrebbe potenzialmente stabilire se il pilota è concentrato, distratto, assonnato o stia sognando ad occhi aperti. «Se l'attività cerebrale indica quest'ultima situazione od una scarsa concentrazione,  il volante o la pedaliera potrebbero emettere delle vibrazioni per richiamare l'attenzione del pilota sulla guida» aggiunge Epple. «Se Mind Sense non rileva un incremento dell'attività cerebrale in conseguenza dell'apparire di un'icona o di un segnale sonoro di allerta, potrebbe ripetere il segnale stesso o trovare un altro modo di comunicare con il pilota, per segnalargli un potenziale pericolo».
Il metodo più comune di rilevamento delle onde cerebrali è tramite sensori posti in una fascia sul capo, un sistema decisamente impraticabile in un veicolo. Jaguar Land Rover sta studiando un sistema già impiegato dalla NASA per sviluppare le capacità di concentrazione dei piloti e ripreso anche, per lo stesso motivo, dalla squadra USA di bob. Grazie a sensori posti sul volante, le onde celebrali sono rilevate attraverso le mani del guidatore.  Poiché i segnali sono captati a notevole distanza dal capo, sono opportunamente amplificati e filtrati per ottenere un'onda cerebrale pulita dai rumori di fondo.

Jaguar Land Rover sta valutando anche come controllare il benessere del guidatore tramite un sensore medicale  posto nel sedile di una Jaguar XJ. Questo sensore, in origine sviluppato per uso medico, è stato adattato all'impiego automobilistico e rileva le vibrazioni del battito cardiaco e della respirazione del pilota. «Anche se  stiamo sviluppando sempre più le tecnologie di guida autonoma dei veicoli, si presenteranno situazioni nelle quali il veicolo autonomo deve restituire il controllo al guidatore» aggiunge Epple. «Per farlo, il veicolo deve capire se il pilota è attento e pronto a subentrare. Per questo, i nostri ricercatori studiano il potenziale di una gamma di tecnologie di controllo del pilota  che forniscano al veicolo le necessarie informazioni. Se il sistema è in grado di rilevare importanti disturbi fisici del pilota o semplicemente il suo grado di attenzione, allora il veicolo può attivarsi per assicurare  che questi  sia effettivamente in grado di guidare». Il controllo del benessere fisico del pilota potrebbe non soltanto rilevare l'insorgere di serie ed improvvise  indisposizioni che potrebbero inabilitare il pilota, ma anche il suo stato di stress. Il veicolo potrebbe contribuire a ridurre lo stress, ad esempio, variando il volume dell' audio, la climatizzazione, l'illuminazione.
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