Michelin Vision |
Michelin torna a parlare di pneumatici senza aria. Diciamo ‘torna’
perchè il concept Vision è certamente una novità, i pneumatici senza aria non
lo sono di certo. La stessa azienda francese nel 2005 prensentoTweel
(ovvero tyre wheel, pneumatico ruota) un concetto rivoluzionario di ruota
non-pneumatica che utilizzava come battistrada un nastro di gomma collegato al
mozzo della ruota con un sistema di raggi flessibili. Tre anni prima al Salone di Ginevra la giapponese
Yokohama aveva ha presentato Youmyaku, un altro prototipo che al posto dell’aria presenta una serie
di elementi ammortizzanti in gomma, posizionati tra cerchio e battistrada,
mentre al Salone di Tokyo del 2011 Bridgestone
presentò Airless, il prototipo di una nuovo tipo gomma che per sostenere il
peso del veicolo, invece dell’aria, utilizza un’originale struttura interna formata da raggi che si
estendono lungo i fianchi. Niente di nuovo sotto il sole dunque.
A rendere però interessante ed
innovativa la nuova proposta Michelin è che il pneumatico concept Vision non è
solo senza aria, ma anche connesso,
ricaricabile, personalizzabile e organico. Si tratta di una soluzione per la
mobilità che combina pneumatico, servizi e materiali, ispirata direttamente
dalla natura, perfettamente integrata nell’ambito dell’economia circolare e
simbolo della mobilità sostenibile del futuro. L’origine è stata la volontà di
riunire tutte le tecnologie in un nuovo oggetto che rappresenti la mobilità del
futuro, sostenibile ed intelligente. Vision rappresenta il futuro ed il futuro
della mobilità, ma è un sogno realizzabile. È una combinazione di visioni
tecnologiche su cui il settore ricerca e sviluppo Michelin è già al lavoro e
che sono gradualmente integrate nei prodotti e nei servizi del gruppo. È la
dimostrazione del potenziale di queste tecnologie quando sono combinate in modo
intelligente per rispondere alle esigenze di sicurezza e all’imperativo della
sostenibilità.
Non a caso Michelin detiene qualcosa come 19
brevetti che proteggono tutti gli aspetti di Vision, dal processo ai materiali.
Vision, ad esempio, non ha bisogno di aria al suo interno perché ha
un’architettura interna in grado di sostenere il veicolo, dare solidità alla
ruota e garantire così comfort e sicurezza. Vision non può esplodere né
sgonfiarsi. La sua architettura (solida al centro, flessibile in superficie) si
basa su una struttura alveolare sviluppata in seguito all’osservazione della
natura. I materiali usati, provenienti da fonti sostenibili e biodegradabili,
minimizzano l’impronta ambientale del pneumatico. Vision è il primo pneumatico
al mondo che si ricarica. Grazie a stampanti 3D è possibile usare la quantità
esatta di gomma, a favore della durata, secondo le necessità, in modo da
offrire mobilità in ogni situazione. Il disegno del battistrada si adatta così
alle necessità di mobilità dell’utilizzatore, secondo criteri di comfort,
sicurezza e sostenibilità e lo spessore è ridotto per rendere il pneumatico più
essenziale per quanto riguarda i materiali.
Dotato di sensori, Vision fornisce informazioni in
tempo reale sulle sue condizioni. Inoltre, grazie a una specifica app, è
possibile cambiare la destinazione del pneumatico, secondo i bisogni
dell’utilizzatore. Questo cambiamento di utilizzo (per esempio, per condizioni
di strada innevata) è veloce e si realizza grazie alla stampa in 3D. La
gestione dei pneumatici Michelin sarà facile come controllare le e-mail su un
cellulare. Con un semplice click sullo schermo, il cliente potrà scegliere di
ricaricare il pneumatico e modificarlo per un nuovo utilizzo. Grazie a ciò il
pneumatico nascerà con l’auto e sarà possibile ricaricarlo quando necessario. Che
si vada a sciare o si partecipi ad un rally, niente è impossibile con questo
pneumatico. Attraverso la app si potrà fissare un appuntamento per ricaricare i
pneumatici presso il più vicino centro Drive-In dotato di stampanti 3D,
operazione che dura il tempo di un gelato o di una commissione. Subito dopo si
può riprendere la strada in tutta serenità.