giovedì 28 gennaio 2021

Biomimesi: quando la natura ci insegna

Guidare sotto la pioggia battente è sempre una condizione critica a seguito della limitata visibilità creata dall’acqua che si deposita sul parabrezza, anche se i tergicristalli lavorano incessantemente al ritmo di oltre 60 battute al minuto. Lo sguardo è impegnato a scrutare la strada e capita anche che la tensione salga nel constatare che il vetro non si pulisce bene per lo sporco depositatosi, per l’usura delle spazzole o per l’effetto combinato dei due fattori.È un dato di fatto che guidare con una visuale pessima si mette seriamente a repentaglio la sicurezza propria e degli altri. La tecnologia di assistenza alla guida ha fatto, in generale, passi da gigante e nello specifico, i sensori che attivano automaticamente il tergicristallo e la frequenza delle battute in funzione dell’intensità della pioggia, sono oggi una dotazione di serie su molte vetture.Un ulteriore passo per migliorare la visibilità in caso di pioggia, lo stanno consentendo le nanotecnologie, grazie alle quali gli studiosi sono stati in grado di replicare quanto la natura già fa da sempre.
È il caso dell’effetto loto. Una particolare capacità di auto pulizia, dovuta all’elevata reppellenza dei materiali per l’acqua, così come avviene per le foglie della pianta del noto fiore. Ad oggi, si conoscono oltre 200 piante (ad esempio il cavolfiore) con caratteristiche simili a quelle del loto, tuttavia la fama indiscussa del fiore ha spinto gli studiosi a denominare tale effetto con il suo nome. Lo studio che è stato fatto sulla foglia del loto, ha ispirato i ricercatori e ha portato alla progettazione e alla produzione di sostanze utili in diverse applicazioni tecnologiche, dal settore dei trasporti a quello biomedico. Si chiama biomimesi. 

Come sulle foglie del loto, infatti, sui vetri e parabrezza trattati con una soluzione idrofobica nanotecnologica, l'acqua non viene trattenuta ma scivola via in tante goccioline che raccolgono e portano via anche lo sporco superficiale. Una tecnologia che garantisce una visibilità ottimale in tutte le condizioni atmosferiche e che conseguentemente contribuisce al miglioramento della sicurezza stradale.Il mercato offre diversi prodotti a base di nanotecnologie per il trattamento idrorepellente dei vetri dell’auto, con marchi più o meno conosciuti, in alcuni casi anche “no logo", con uno spettro di prezzi molto ampio. Alcune officine/centri specializzati effettuano il trattamento tra i 30 e i 40 Euro, con prodotti professionali. L’applicazione non è difficile, e si può fare anche da soli. Bisogna però sapere che richiede attenzione ed una corretta esecuzione di tutti i passaggi indicati nelle istruzioni d’uso. Evitate i prodotti senza istruzioni e prive di specifiche del prodotto. 

Per il “fai da te”, si trovano prodotti di diversi marchi qualificati, tra i quali ad esempio Arexons, del gruppo Petronas che sono reperibili su diversi canali di vendita, dall’e-commerce ai negozi di accessori e ricambi. Attenzione invece ai prezzi stracciati per prodotti "no-logo" che reclamizzano tecnologie stellari, non sempre confortate da idonee performance. 

In sintesi, un passo importante per integrare e migliorare la sicurezza del nostro viaggio lo possiamo fare noi, semplicemente trattando il nostro parabrezza con un adeguato prodotto “idrorepellente”. 

Dobbiamo sempre ricordare che guidando con una visuale pessima si mette seriamente a repentaglio la sicurezza. Parafrasando la famosa frase di Neil Armstrong, si tratta di una piccola mossa per un grande salto per la sicurezza stradale.




Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...