Cresce l’interesse degli italiani per le vetture elettriche ed ibride, guidato da motivazioni legate al risparmio economico nei costi di gestione e al minore impatto ambientale. Il fattore economico resta un ostacolo decisivo da superare per rendere effettiva la svolta elettrica nel nostro Paese: oltre il 60% degli italiani individua nel costo elevato il principale freno all’acquisto e si dice disponibile a comprarle solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso. Persistono dubbi sull’accesso agli incentivi e sui veicoli coperti dal bonus. Sono queste le principali evidenze che emergono dalla nuova indagine “Vetture ibride ed elettriche, tu le acquisteresti?” condotta nei primi 10 giorni di Gennaio da Areté (azienda leader nella consulenza strategica).
La recrudescenza
della diffusione del virus spinge sempre più italiani a utilizzare l’auto per i
propri spostamenti abituali, preferita dal 75% del campione. Solo il 5% si
affida ai mezzi pubblici, oggi considerati possibile veicolo del contagio,
stessa percentuale di utilizzo data dalla somma dei diversi strumenti di
mobilità in sharing (auto, bicicletta, monopattino).
Lo studio
approfondisce la conoscenza delle vetture elettriche ed ibride da parte degli
italiani. Quanti ne conoscono effettivamente il funzionamento, le modalità di
ricarica, le emissioni, i costi di gestione e l’autonomia? Complessivamente a
prevalere è l’incertezza su quasi tutte le caratteristiche tecniche di questi
modelli, oltre un italiano su due è indeciso o possiede informazioni non
corrette in merito. Ad esempio, il 39% ritiene che tutti modelli ibridi (full,
mild, plug-in) ed elettrici siano a emissioni zero, il 61% li reputa tutti in
grado di percorrere almeno 50 km in modalità elettrica. Più di uno su quattro
pensa che tutte le vetture elettrificate abbiano bisogno della spina per
ricaricarsi. Su due aspetti, gli italiani sembrano avere però le idee chiare:
il 70% non le ritiene “noiose da guidare” e la metà è consapevole che i costi di
gestione (carburante e manutenzione) di un’auto elettrificata sono inferiori
rispetto a quelli di un’auto con motore termico.
Il fattore
economico resta un punto decisivo per rendere effettiva la svolta elettrica nel
nostro Paese. Nonostante la crescente disponibilità di modelli e i bonus messi in
campo dal governo, oltre il 60% degli intervistati individua nel costo il
principale ostacolo da superare e si dice disponibile ad acquistare queste
vetture solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del
prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso.
In generale, più
della metà del campione sarebbe disposto a pagarle tra il 10% e il 20% in più
rispetto al valore di una vettura con motore termico; un’indicazione, questa,
che rende decisamente a portata di acquisto l’ibrido oggi incentivato, meno
l’elettrico. E’ interessante notare come, soprattutto per le vetture elettriche
l’installazione del sistema di ricarica a casa compreso nel prezzo costituisca un
fattore di forte spinta all’acquisto (lo indica il 23% dei rispondenti).
La campagna di
incentivi messa in piedi dall’esecutivo non sembra aver fatto breccia nella
gran parte degli automobilisti: il 28% non ha compreso a quanto ammonti il
bonus, il 24% ignora quali vetture vi rientrino, il 21% non saprebbe come
accedere ai fondi. Solo il 4% dichiara di avere piena consapevolezza dello
strumento.
«L’indagine ribadisce la centralità dell’auto
per gli spostamenti degli italiani e la diffidenza verso i mezzi pubblici di
trasporto» sottolinea Massimo Ghenzer, presidente
di Areté. «Al contempo, lo studio evidenzia
come l’interesse verso le auto elettrificate resti alto nel nostro Paese,
spinto da motivazioni legate al
risparmio economico nella gestione della vettura (indicate dal 72% degli
intervistati) e dalla salvaguardia dell’ambiente (25%). Nonostante le campagne
informative delle Case automobilistiche, resta molta confusione da parte dei
consumatori sulle tecnologie elettriche ed ibride, sulle loro differenze, sul funzionamento.
Complice anche l’incerto scenario economico determinato dalla pandemia,
l’elevato costo di questi veicoli, in assenza di più rilevanti incentivi
all’acquisto, rischia di frenarne la diffusione. Proprio al fine di non
immobilizzare l’intero valore economico del bene, il 20% è propenso a prenderle
attraverso formule alternative alla proprietà, come il noleggio a lungo termine
o il leasing».