Un
nemico invisibile insidia le automobili d’epoca. E’ l’etanolo, presente da
qualche anno nelle benzine vendute alle pompe delle stazioni di
servizio. Questa miscela di alcool etilico e gasolio che da qualche anno
le Case petrolifere aggiungono, talvolta in misura anche del 10%, come
solvente nelle attuali benzine, è infatti causa di molti problemi a motori ed
impianti di alimentazione, non progettati per i carburanti.
L’etanolo
aggredisce infatti parti in gomma e plastica, come condotti e guarnizioni del
sistema di alimentazione. Per non parlare di componenti in bronzo e zinco.
Attira
e trattiene le particelle d’acqua, favorendo la corrosione di tutti i metalli
soggetti ad ossidazione e rende più difficoltosa l’accensione.
Galleggianti del
serbatoio, condotti del sistema di alimentazione e pompe meccaniche sono solo
alcune delle componenti maggiormente esposte al cosiddetto “rischio etanolo”.
Ci sono anche i serbatoi che rischiano di essere corrosi dall'umidità che
ristagna all'interno e le guarnizioni “OR” dei carburatori che in
breve tempo si induriscono fino a screpolarsi, determinando trasudi di benzina
che possono auto-incendiarsi con pericolosissime conseguenze. Non sono
risparmiate nemmeno le parti interne del motore stesso. L’azione corrosiva
invisibile è tanto più efficace quanto più il veicolo resta inutilizzato e si
manifesta quando ormai è troppo tardi con conseguenti onerosi interventi di
riparazione.