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Renault Twizy |
L’ansia da
autonomia - ovvero, per dirla in parole povere, la paura di restare fermi per
strada con le batterie scariche - fa sì che, almeno al giorno d’oggi, il
pubblico veda l’automobile elettrica soprattutto come un mezzo di trasporto urbano.
Forse perché in città è più facile trovare una colonnina pubblica o quantomeno
una… “presa di corrente amica” dove ricaricare le batterie scariche. Quanto
basta per “tranquillizzare” gli utenti delle “elettriche” che così possono accedere a qualsiasi zona del centro
urbano.
A questo
punto, visto che l’auto elettrica si usa prevalentemente in città, tanto vale
che abbia anche dimensioni esterne contenute in modo da districarsi meglio nel
traffico ed all'occorrenza parcheggiare nello spazio altrimenti occupato solo da
uno “scooterone”. Il matrimonio tra la city car e la propulsione elettrica si annuncia oggi come un evidente un matrimonio di convenienza.
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Estrima Birò |
Oggi la
principale protagonista di questo nuovo mercato è senza dubbio Renault Twizy.
Non certo bella, ma è agile come uno scooter e sicura come un’automobile, è un
“urban crosser” a metà strada tra l’automobile e la motocicletta come
suggeriscono i due sedili posti uno davanti all’altro. Risultato: Twizy ha la facilità
d’uso e l’agilità delle 2 ruote, ma conserva la sicurezza, il comfort e la
praticità delle 4 ruote. Le accelerazioni, paragonabili a quelle di uno scooter
125, ne fanno un piccolo bolide che si muove in modo completamente silenzioso e
che, come uno scooter, trova parcheggio ovunque. Anche perpendicolarmente alla
carreggiata. A differenza però di uno scooter, Renault Twizy è equipaggiata con
airbag lato e cinture di sicurezza.Twizy si ricarica in 3 ore e mezza recupera fino
a 100 chilometri di autonomia presso una colonnina pubblica o nel box di casa.
La disponibilità di entrambe non è certo un problema di
Birò le cui batterie sono facilmente estraibili dalla parte posteriore del
veicolo e trasportate a casa od in ufficio con un trolley per la ricarica. E’
l’uovo di Colombo. E come capita spesso i questi casi non poteva venire in
mente che ad un’azienda italiana – in questo caso la Estrima di Pordenone – il
cui sistema Re-move
funge anche da antifurto, visto che Birò non può muoversi senza il suo pacco
di batterie agli ioni di litio.
Ancora a livello di prototipo è
il veicolo a 3 ruote Toyota i-Road. Si guida con
un volante di tipo automobilistico, ma piega in curva come uno scooter grazie ad
un sistema elettronico che calcola l'inclinazione sulla base della rotazione
dello sterzo, del sensore di posizione, della velocità del veicolo. Le ruote si inclinano in direzioni
opposte e si contrappongono alla forza centrifuga, ma agiscono anche in
caso di superfici irregolari, compensando eventuali dislivelli della strada.
A proposito: secondo voi, è più auto o più scooter?
Oppure entrambe le cose?Guarda il servizio andato in onda su Motorsport - Sky Sport 2 (puntata in onda dal 25 al 31 Luglio 2013)