Crisi economica globale, contrazione della domanda, pressione fiscale,
costi di gestione in aumento… I concessionari d’auto hanno oggi di fronte un
crescente maggior numero di nemici che frenano la loro attività. La recente chiusura
di molte imprese del settore ne è purtroppo l’amara conferma. D’altro canto,
proprio in momenti come questi, c’è l’esigenza di essere sempre più vicini ai
potenziali acquirenti con punti vendita sempre diffusi, magari nelle vie del
centro cittadino oppure nei grandi centri commerciali, dove gli spazi sono
inevitabilmente più costosi.
Una contraddizione apparentemente irrisolvibile che può però trovare ancora
una volta soluzione grazie alla moderna tecnologia. E’ infatti ipotizzabile che
nel breve-medio periodo si aprirà un minor numero di grandi autosaloni, mentre
cresceranno i piccoli punti vendita e che, se primi resteranno dislocati
prevalentemente ai margini delle grandi città, i secondi potrebbero fiorire
nelle vie più costose ed alla moda. Il primo Audi City aperto nei pressi di
Piccadilly Circus, nel pieno centro di Londra, ed un analogo punto vendita BMW, riservato alla nuova gamma “i.”, nella
vicina Park Lane ne sono forse solo i primi esempi in tal senso di quella che
potrebbe diventare una tendenza diffusa.
Come potrebbe però realizzarsi concretamente tutto ciò? Semplice: esponendo
un minor numero di automobili (una al
massimo) ed utilizzando schermi ad alta
definizione opportunamente installati sulle pareti dove riprodurre in scala
1:1 tutti i modelli della
gamma nei pochi metri quadrati disponibili. Con questo approccio virtuale alla
vendita, al venditore spetterà il compito di illustrare al cliente colori di
carrozzeria, combinazione di allestimenti, equipaggiamenti di serie ed a
richiesta e mostrare dettagli tecnici “nascosti” relativi alla meccanica,
lasciando ampio spazio all'interattività
col cliente.
Ovviamente in questo scenario anche il ruolo del venditore è destinato a cambiare, assumendo più quello di facilitatore tra
gli strumenti informatici e il cliente. Questo
implica anche per i costruttori un’evoluzione anche dal punto di vista della
formazione professionale del personale di vendita, magari con l’uso tecnologie avanzate
come la realtà aumentata, l’apertura di un maggior numero di punti vendita,
probabilmente più costosi da attrezzare, ma sicuramente più economici da gestire
e più vicini al cliente finale.