Immaginate di essere coinvolti in un incidente stradale o
semplicemente in una situazione di emergenza, come ad esempio un’improvvisa
panne della vostra automobile. Che fate? Prendete il cellulare e chiamate un
numero di pronto intervento. Ma se per una qualsiasi ragione non siete in grado
di farlo?
A partire dal 2015 tutte le automobili di nuova immatricolazione
saranno dotate del sistema eCall ovvero di un dispositivo in grado di inviare
automaticamente una richiesta georeferenziata di assistenza ad una centrale
operativa attiva 24 ore su 24 che risponde su tutto il territorio europeo al
numero 112. Una volta acquisite le informazioni sull’emergenza in corso, la
centrale coordina l’invio sul posto del personale tecnico e sanitario più
appropriato.
Questo progetto della Commissione Europea,
che si rifà quanto da alcuni anni già disponibile in Nord America tramite
OnStar (gruppo General Motors), impiega una specie scatola nera installata a
bordo del veicolo per trasmettere le informazioni del sensore d'impatto
dell'airbag, così come le coordinate ottenute attraverso il sistema di posizionamento Galileo alle agenzie di emergenza locali. Secondo i promotori, eCall consentirà di salvare fino 2.500 vite umane ogni anno
sulle strade europee e di risparmiare
oltre 20 miliardi di Euro di spesa sociale, riducendo fino al 50% i tempi di
intervento dei servizi di emergenza a seguito di incidente, offrendo al tempo
stesso grandi vantaggi per la mobilità e l’ambiente. Arrivare prima sul luogo
di un incidente permette infatti il ripristino più immediato della normale
viabilità con il conseguente abbattimento degli incidenti secondari, la
riduzione del traffico e la diminuzione delle emissioni di CO2.
Per promuovere il sistema eCall e calibrarne la messa a punto, 9
Paesi europei (Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia,
Olanda, Romania e Svezia) con 40 “partner” pubblici e privati tra Case
automobilistiche, operatori automotive e telefonici hanno dato vita al progetto
europeo HeERO (Harmonised eCall European Pilot), cofinanziato dalla Commissione
Europea, nel quale il nostro Paese è rappresentato da Automobile Club d’Italia,
Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per la Digitalizzazione e
l’Innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione), Magneti Marelli, CRF
Centro Ricerche Fiat, Telecom Italia, AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza
- Piemonte).
In particolare, ACI ha
presentato i risultati di un progetto pilota per la sperimentazione del sistema
eCall nel nostro Paese il cui obiettivo è stato quello far emergere le
criticità da risolvere per lo sviluppo su tutto il territorio nazionale del
sistema, misurando anche la riduzione media dei tempi di intervento,
l’efficacia dei soccorsi, i comportamenti degli operatori, degli automobilisti
e degli altri utenti della strada.
Il test ha visto impegnato nelle scorse settimane un campione di
soci ACI Varese, ai quali è stato fornito gratuitamente il dispositivo eCall
per simulare alcune situazioni di emergenza con l’attivazione manuale o
automatica delle richieste di assistenza. La sperimentazione ha avuto pieno
successo: il 90% delle richieste di soccorso è andato a buon fine con un tempo
medio di comunicazione centrale operativa - vettura di 15-20 secondi. A Varese
ACI ha testato in anteprima nazionale anche sistemi di bCall, in grado di
gestire richieste di assistenza stradale a seguito di guasto meccanico. Il 74%
di queste tipologie di chiamate si è completata in soli 11 secondi.