domenica 29 settembre 2013

Le auto ecologiche sono una nicchia, ma le prospettive sono rosee

Peugeot iOn
Vendite sconfortanti, ma prospettive incoraggianti. Si riassume così l’andamento del mercato delle automobili ecologiche e di quelle elettriche in particolare.  Sebbene nel 2012 il numero delle elettriche vendute nel mondo abbia raggiunto a malapena le 120 mila unità, le stime per il 2013 parlano di un incremento di circa il 50% per un volume complessivo di 170-190 mila unità. Un aumento che alcuni analisti di mercato equiparano ad un vero e proprio boom e che li spinge ad ipotizzare un volume di 2,7 milioni di veicoli elettrici entro il 2018.
Ad affermarlo è l'americana Frost & Sullivan secondo la quale l'elemento chiave che ha scatenato la recente impennata delle vendite è la diminuzione dei prezzi delle auto elettriche, sceso nel 2012 di circa il 18%: una tendenza che, a suo parere, proseguirà nei prossimi anni in considerazione dell'importanza sempre crescente che i produttori stanno riservando a questo segmento di mercato. A questa tendenza dovrebbero contribuire anche il calo dei costi delle batterie agli ioni di litio, scesi del 20-40% negli ultimi anni, e l’istituzione di sistemi standardizzati per le infrastrutture di ricarica.
Fatto ciò, le automobili elettriche dovranno insomma dimostrarsi in grado di conquistare non solo il mercato delle flotte e soprattutto quello degli utenti privati. Una spinta essenziale in questa direzione è rappresentata dalla decisione di alcuni governi nazionali di prolungare oltre il 2015 gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Frost & Sullivan in questo senso cita l'esempio positivo dei Paesi scandinavi ed in particolare della Norvegia, dove la quota di mercato delle elettriche ha superato il 3% nel 2013.
Ben diversa è al momento è la situazione in Italia dove nel 2012 sono state immatricolate solo 524 vetture elettriche pari allo 0,04% delle immatricolazioni totali ed il circolante di queste vetture era all’inizio di quest’anno di appena 1.968 unità pari allo 0,01% del totale. Una tendenza che rispecchia lo scarso “appeal” che le auto ecologiche in generale hanno tuttora presso il grande pubblico. Secondo una recente analisi condotta dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile di AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati ACI, la quota delle auto ecologiche sul parco circolante italiano è a dir poco modesta: al 1 Gennaio 2013 erano infatti solo 2.630.129 ovvero il 7,10% delle 37.058.701 autovetture che circolavano in Italia erano ecologiche.
Le auto a benzina ed a gasolio continuavano insomma a fare la parte del leone con rispettivamente il 53,18% ed il 39,73% del circolante, lasciando dominare il restante 7,10% a proposte ancora tradizionali come le auto a GPL (5,02%) seguite a distanza da quelle a metano (1,94%) con ibride (0,13%) ed elettriche (0,01%) che recitavano praticamente il ruolo delle comparse. Insomma se, comprendendo in questo 7,10% di auto ecologiche circolanti in Italia anche quelle a GPL ed a metano si può forse parlare ancora di un segmento di mercato, considerando solo quelle veramente a basso impatto ambientale, come quelle ibride ed elettriche, ci troviamo di fronti a valori davvero di nicchia, anzi di stranicchia, di mercato (0,14%).
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