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Vendite sconfortanti, ma prospettive incoraggianti. Si riassume
così l’andamento del mercato delle automobili ecologiche e di quelle elettriche
in particolare. Sebbene nel
2012 il numero delle elettriche vendute nel mondo abbia raggiunto a malapena le
120 mila unità, le stime per il 2013 parlano di un incremento di circa il 50%
per un volume complessivo di 170-190 mila unità. Un aumento che alcuni analisti
di mercato equiparano ad un vero e proprio boom e che li spinge ad ipotizzare
un volume di 2,7 milioni di veicoli elettrici entro il 2018.
Ad
affermarlo è l'americana Frost & Sullivan secondo la quale l'elemento
chiave che ha scatenato la recente impennata delle vendite è la diminuzione dei
prezzi delle auto elettriche, sceso nel 2012 di circa il 18%: una tendenza che,
a suo parere, proseguirà nei prossimi anni in considerazione dell'importanza
sempre crescente che i produttori stanno riservando a questo segmento di
mercato. A questa tendenza dovrebbero contribuire anche il calo dei costi delle
batterie agli ioni di litio, scesi del 20-40% negli ultimi anni, e
l’istituzione di sistemi standardizzati per le infrastrutture di ricarica.
Fatto
ciò, le automobili elettriche dovranno insomma dimostrarsi in grado di
conquistare non solo il mercato delle flotte e soprattutto quello degli utenti
privati. Una spinta essenziale in questa direzione è rappresentata dalla
decisione di alcuni governi nazionali di prolungare oltre il 2015 gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche.
Frost & Sullivan in questo senso cita l'esempio positivo dei Paesi
scandinavi ed in particolare della Norvegia, dove la quota di mercato delle
elettriche ha superato il 3% nel 2013.
Ben
diversa è al momento è la situazione in Italia dove nel 2012 sono state
immatricolate solo 524 vetture elettriche pari allo 0,04% delle
immatricolazioni totali ed il circolante di queste vetture era all’inizio di
quest’anno di appena 1.968 unità pari allo 0,01% del totale. Una tendenza che
rispecchia lo scarso “appeal” che le auto ecologiche in generale hanno tuttora
presso il grande pubblico. Secondo una recente analisi
condotta dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile di AIRP (Associazione
Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati ACI, la quota delle auto ecologiche
sul parco circolante italiano è a dir poco modesta: al 1 Gennaio 2013 erano
infatti solo 2.630.129 ovvero il 7,10% delle 37.058.701 autovetture che circolavano
in Italia erano ecologiche.
Le auto a benzina ed a
gasolio continuavano insomma a fare la parte del leone con rispettivamente il
53,18% ed il 39,73% del circolante, lasciando dominare il restante 7,10% a
proposte ancora tradizionali come le auto a GPL (5,02%) seguite a distanza da
quelle a metano (1,94%) con ibride (0,13%) ed elettriche (0,01%) che recitavano
praticamente il ruolo delle comparse. Insomma se, comprendendo in questo 7,10% di
auto ecologiche circolanti in Italia anche quelle a GPL ed a metano si può
forse parlare ancora di un segmento di mercato, considerando solo quelle
veramente a basso impatto ambientale, come quelle ibride ed elettriche, ci
troviamo di fronti a valori davvero di nicchia, anzi di stranicchia, di mercato
(0,14%).