AirPod |
Di solito, quando si parla di
automobili che vanno ad aria, si finisce regolarmente in un territorio ai
confini della realtà tra la fantascienza e le battute di spirito. Oggigiorno
però la proposta è molto più realistica di quanto si possa pensare, come stanno
a dimostrare da un lato il progetto Peugeot HYbrid Air di un nuovo tipo veicolo full-hybrid senza
batterie che associa la propulsione a benzina all’aria compressa e dall’altro
la notizia che nell’Estate 2014 dovrebbe iniziare a Bolotana, in provincia di Nuoro, la produzione di un piccolo
veicolo a 3 posti ad aria compressa chiamato AirPod.
Il
progetto è della lussemburghese MDI (Motor Development International) che, dopo aver presentato
una prima "auto ad aria" al Bologna Motor Show 2001 ed averne
annunciato due anni dopo la produzione attraverso la società Eolo Italia, ci riprova oggi con la società
Air Mobility e con un approccio al mercato assolutamente inedito. La fabbrica
sarda sarà infatti la prima realizzata da MDI e farà da progetto-pilota per
l’Italia e per l’Europa. In quanto tale riunirà in un’unica entità le attività
di produzione e di vendita superando l’idea della grande fabbrica centralizzata
per lasciare il posto ad una produzione in piccolo, ma diffusa, attraverso la
realizzazione di stabilimenti “chiavi in mano” praticamente regionali, quasi
come fosse un “franchising”. Non solo. Air Mobility cercherà quanto più
possibile di reperire localmente i materiali (riducendo così i costi di
trasporto e di inquinamento) e realizzando un risparmio nel processo produttivo.
L’idea insomma è quella di comprare l’automobile direttamente in fabbrica,
interagendo direttamente con chi costruisce.AirPod |
L’aria
in pressione viene caricata nel serbatoio utilizzando un compressore collegato
ad una sorgente elettrica oppure, come del caso di AirPod, senza di esso, ma
utilizzando l’alternatore del motore che, se collegato ad una presa di
corrente, fa lavorare il motore in maniera inversa. In questo modo la ricarica
completa avviene in 3- 4 ore circa con una spesa che varia da 0,50 a 1,5 Euro
per 100 chilometri. Un pieno d’aria garantisce una velocità di punta di 80 km/h
ed un’autonomia di circa 120 chilometri nel ciclo urbano. Una speciale versione
“dual-energy” permette di utilizzare, come avviene nei veicoli elettrici ad
autonomia estera, un carburante come la benzina per ricaricare i serbatoio. In
questo caso i consumi si aggirano intorno ai 2 litri per 100 chilometri e le
emissioni di CO2 sono comunque inferiori di 3 volte rispetto ad un motore
tradizionale e si riducono gli idrocarburi incombusti di 3-4 mila volte.
Parlare
di prezzi è sempre difficile quando l’inizio della commercializzazione è ancora
così lontano, ma, secondo quanto dichiarato dal costruttore, la versione base di Pod, dovrebbe costare
circa 7.000 Euro e quella a doppia alimentazione in grado di garantire un'autonomia
di 250 chilometri 1.000 Euro in più.