Gabriele Allievi, presidente Bosch Italia |
Un pedone spunta all’improvviso, la videocamera
stereoscopica montata sulla vettura rileva la distanza della sagoma in
movimento ed attiva autonomamente la frenata di emergenza. Il tempo di reazione
è più veloce di quello umano ed impedisce quello che sarebbe un inevitabile
tragico impatto con la persona. Lo abbiamo vissuto live, ieri 16 Ottobre, nel
corso di “Choose eSafety!”, un "workshop" sulla sicurezza tenutosi a Vallelunga,
presso il centro di guida sicura dell’ACI.
La tecnologia che ha fatto questa magia è di Bosch e si tratta del sistema più avanzato di assistenza alla guida per la protezione dei pedoni. «La tecnologia stereo apre nuove prospettive ai sistemi di sicurezza basati su video» ha sottolineato l’ingegner Gabriele Allievi, presidente di Bosch Italia, aggiungendo: «Grazie al rilevamento stereoscopico ora è possibile determinare la distanza dagli oggetti solo sulla base dei segnali video.
La tecnologia che ha fatto questa magia è di Bosch e si tratta del sistema più avanzato di assistenza alla guida per la protezione dei pedoni. «La tecnologia stereo apre nuove prospettive ai sistemi di sicurezza basati su video» ha sottolineato l’ingegner Gabriele Allievi, presidente di Bosch Italia, aggiungendo: «Grazie al rilevamento stereoscopico ora è possibile determinare la distanza dagli oggetti solo sulla base dei segnali video.
Per una monocamera è necessario
un lungo processo di apprendimento prima che sia in grado di distinguere
oggetti diversi, come pedoni e auto, nel suo campo d'immagine, la camera
stereoscopica invece misura e riconosce tutti gli ostacoli solo sulla base dei
movimenti e delle distanze rilevate».
In realtà è stato replicato il sistema che adotta l’uomo. Nell'uomo la capacità di vedere in tre dimensioni, di stimare le distanze dagli oggetti e la loro altezza nonché di riconoscere i movimenti in senso longitudinale è dovuta all'impiego combinato dei due occhi. Con l'introduzione di una nuova videocamera stereoscopica nei sistemi di assistenza alla guida è stato possibile conferire alla vettura le stesse capacità umane.
L’obiettivo è sempre quello di ridurre il numero di vittime di incidenti stradali nel mondo. Le Nazioni Unite prevedono un incremento di quasi il 50% delle vittime causate da incidenti stradali passando da 1,3 a 1,9 milioni di decessi nel decennio 2010-2020, quindi è fondamentale fare informazione e coinvolgere la gente per far conoscere i risultati portati da queste nuove tecnologie di assistenza alla guida. L’introduzione obbligatoria dell’ESP (controllo della sbandata) aprirà una nuova era per la sicurezza che vedrà un più rapido diffondersi di queste tecnologie dall’alto di gamma ai segmenti più popolari. Si punta a fare in modo che la tecnologia per la sicurezza non sia un optional. Informazione e coinvolgimento sono le parole d’ordine.
«Occorre portare i giovani a vivere esperienze, legate alla sicurezza, coinvolgenti ed emozionanti, lasciando in secondo piano le tragiche statistiche di morte» evidenzia l’ingegner Allievi.. «Ogni volta che abbiamo fatto sperimentare le nostre tecnologie ai ragazzi, abbiamo sempre avuto riscontri entusiastici. Se sollecitati adeguatamente, i giovani mostrano sempre passione per l’auto, forse solo apparentemente sopita».
In realtà è stato replicato il sistema che adotta l’uomo. Nell'uomo la capacità di vedere in tre dimensioni, di stimare le distanze dagli oggetti e la loro altezza nonché di riconoscere i movimenti in senso longitudinale è dovuta all'impiego combinato dei due occhi. Con l'introduzione di una nuova videocamera stereoscopica nei sistemi di assistenza alla guida è stato possibile conferire alla vettura le stesse capacità umane.
L’obiettivo è sempre quello di ridurre il numero di vittime di incidenti stradali nel mondo. Le Nazioni Unite prevedono un incremento di quasi il 50% delle vittime causate da incidenti stradali passando da 1,3 a 1,9 milioni di decessi nel decennio 2010-2020, quindi è fondamentale fare informazione e coinvolgere la gente per far conoscere i risultati portati da queste nuove tecnologie di assistenza alla guida. L’introduzione obbligatoria dell’ESP (controllo della sbandata) aprirà una nuova era per la sicurezza che vedrà un più rapido diffondersi di queste tecnologie dall’alto di gamma ai segmenti più popolari. Si punta a fare in modo che la tecnologia per la sicurezza non sia un optional. Informazione e coinvolgimento sono le parole d’ordine.
«Occorre portare i giovani a vivere esperienze, legate alla sicurezza, coinvolgenti ed emozionanti, lasciando in secondo piano le tragiche statistiche di morte» evidenzia l’ingegner Allievi.. «Ogni volta che abbiamo fatto sperimentare le nostre tecnologie ai ragazzi, abbiamo sempre avuto riscontri entusiastici. Se sollecitati adeguatamente, i giovani mostrano sempre passione per l’auto, forse solo apparentemente sopita».