«Cos'è che non ci soddisfa
oggi nelle batterie? Da un lato, la sicurezza. Possono scoppiare. Dall'altro
la densità energetica. Non durano abbastanza». Così il Dr. Qichao Hu,
stigmatizza in maniera molto lucida la realtà che sta caratterizzando la
sfida in atto tra i produttori di batterie.
Per consentire di cogliere
appieno le opportunità offerte dalla domanda di elettrificazione che si sta
generando nel mercato automotive è innanzitutto necessario dare risposte
chiare e soddisfacenti alle esigenze di sicurezza e durata appena accennate.
Il
Dr. Qichao Hu non ha dubbi. La risposta è nel PIL: (Polimer Ionic Liquid). Si
tratta di una tecnologia che utilizza un elettrolita polimerico solido ai
liquidi ionici, originariamente sviluppato al Massachusset Institute
Technology, tramite SolidEnergy, una start up della stesso Istituto alla cui
testa c’è proprio il Dr. Qichao Hu.
La tecnologia PIL è diventata ora
oggetto di una collaborazione con A123 Systems LLC, una consociata interamente
controllata dal Wanxiang Group, "leader" nello sviluppo e nella
produzione di batterie agli ioni di litio e di sistemi di accumulo di energia
per il trasporto. Questo accordo ha un indubbio peso strategico perché combina
la tecnologia dell’"elettrolita polimerico" di SolidEnergy con la
consolidata esperienza di A123 nella progettazione e realizzazione di celle.
SolidEnergy dichiara che la
tecnologia PIL è in grado di raggiungere una densità energetica di 800 Wh/kg,
che in pratica vuol dire disporre del doppio della densità energetica oggi
offerta dalle batterie più avanzate e quattro volte maggiore della densità
energetica delle batterie agli ioni di litio standard. Significherà poter
disporre di un’auto elettrica con un’autonomia di viaggio confrontabile
con le più tradizionali soluzioni offerte dal mercato. Il piano operativo
prevede che entro il prossimo anno le aziende producano congiuntamente
prototipi di batterie destinati all’elettronica di consumo ed a seguire anche
per l’automotive.
In sintesi, siamo in presenza di
un insieme composto da una batteria agli ioni di litio di ultima generazione
[Li(NiMnCo)O2 catodo (NMC) ], da un nuovo elettrolita e da un
anodo al litio con rivestimento polimerico. L’elettrolita combina liquidi
ionici e polimerici; questi, grazie alla loro bassa tensione di vapore
consentono di operare in piena sicurezza fino alla temperatura di 300°C, mentre
l’anodo al litio, con rivestimento polimerico, favorisce in maniera significativa
la densità energetica e l’allungamento del ciclo di vita, prevenendo il
decadimento delle proprietà del metallo. I risultati della fase sperimentale,
da presentare e discutere con i potenziali clienti sono attesi per la
fine del 2014 e non è difficile stimare che il 2015 possa segnare un
progressivo inserimento nel mercato, se la sperimentazione in atto confermerà i
dati sin qui emersi.
Sembra proprio che si tratti di
una svolta risolutiva! Un vero cambio di passo tecnologico capace di rendere il
powertrain elettrico realmente competitivo.