Porsche
punta ad allargare il suo mercato con un nuovo modello. Macan, che significa
tigre e che a sua volta significa “saetta”. E’ stata pianificata una produzione
di 50.000 unità all’anno ed un investimento di 500
milioni di Euro. In Porsche ci si deve credere molto se si pensa che l’ordine
di grandezza delle vendite complessive nel 2012 è stato di 140.000 vetture. Un
prodotto certamente strategico per raggiungere l’obiettivo 2018 di toccare le 200.000
unità annue. Non credo che di debba parlare di baby Porsche, di sorellina
minore della Cayenne, di piccolo SUV…
Siamo di fronte ad un nuovo modello dal DNA
inconfondibilmente sportivo declinato in tre versioni con potenze da 258 a 400 CV e con un’accelerazione mozzafiato da zero a cento km/h che ferma il
cronometro dopo soli 4.6 secondi, nella versione più sportiva.
Anche alcuni elementi
stilistici sono caratterizzati da un particolare appeal sportivo ed ispirati
alla 918: un chiaro esempio sono le maniglie delle porte, i sideblades, che si
possono avere anche in carbonio, e la forma dei fari anteriori. Salendo a bordo anche il volante indica subito, con la sua forma, le affinità stilistiche con la 918.
Trazione integrale su tutte le versioni, cambio automatico a 7 marce, doppia frizione, volante sportivo multifunzione, sospensioni pneumatiche
(offerte come optional), il sistema Porsche Torque Vectoring Plus per la
ripartizione ottimale della coppia
motrice sulle ruote posteriori, abbinato al differenziale autobloccante
posteriore a regolazione elettronica, il Porsche Dynamic Light System Plus,
che adatta il fascio luminoso emesso dai proiettori ai veicoli che
precedono e a quelli che viaggiano in senso contrario, completano il profilo tecnologico di
questo prodotto. E' proprio il caso di dire che Porsche si nasce ! Poi, se proprio volete, chiametelo pure anche SUV. E dal prossimo Aprile, con un listino che parte da 60.000 Euro, sarà possibile ritirare questa "saetta" a 4 porte. Per Porsche allargare il proprio bacino di
clienti non è facile. Macan sembra però avere tutte le carte in regola per
affrontare con successo questa sfida, anche grazie a soluzioni e sinergie produttive che
possono essere mutuate con il proprio gruppo industriale di appartenenza.