Audi Cylinder On Demand technology |
Un motore di
grossa cilindrata in grado di garantire non solo alte prestazioni, ma anche il
comfort di un’erogazione fluida della potenza oppure uno di piccola cilindrata
che permetta di contenere consumi di carburante ed emissioni allo scarico? Il
quesito è annoso. Meglio entrambi, possibilmente contemporaneamente. Come è
possibile però disporre ed utilizzare due motori così differenti su una stessa
vettura?
2003 - Cadillac Sixteen |
La
moderna ci tecnologia si chiama cilindrata a richiesta. Una delle prime
proposte in tal senso porta la firma dell’americana Cadillac che esattamente
dieci anni fa, nel 2003, presentò la
Sixteen, uno spettacolare prototipo di berlina
di gran lusso con raffinatissime finiture in cristallo e legno di noce carrozzeria
in alluminio, tetto di vetro e soprattutto un incredibile motore a 16 cilindri
a V di 1.000 cc con cilindri disattivabili. Oggi Audi fa propria questa tecnologia e la propone indifferentemente su motori a 4 cilindri in linea, ad 8 cilindri
a V sovralimentati ed a 12 cilindri aspirati. Su ciascuno di essi la tecnologia
Audi CDO (Cylinder On Demand) agisce disattivando la metà dei cilindri ai bassi
e medi carichi e bassi regimi di funzionamento per poi ripristinare il normale
funzionamento non appena il conducente accelera con forza. Nei cilindri che
rimangono attivi, l’efficienza complessiva viene incrementata spostando il
funzionamento verso carichi più alti.
Attivazione e disattivazione sono quasi
impercettibili. Negli 8 cilindri i supporti motore attivi compensano la maggior
parte delle vibrazioni ed il sistema ANC (Audi Noise Cancellation) usa onde
sonore in controfase per smorzare le frequenze più intrusive durante la fase di
disattivazione. Queste soluzioni sono utilizzate singolarmente o in
combinazione a seconda dei modelli.
Nel motore 1.4 TFSI COD il sistema
lavora sui cilindri due e tre; nel 4.0 TFSI sui cilindri due, tre, cinque e
otto. I cilindri sono disattivati spegnendo l’accensione e l’iniezione di
carburante. Le valvole sono mantenute in posizione di chiusura attraverso lo
spostamento trasversale, attuato elettromeccanicamente, dell’asse a camme.
Prima che ciò avvenga, le camere di combustione sono riempite di aria per
ridurne la pressione interna.
Il W12 da 500 CV utilizza una
speciale variante della tecnologia COD nella quale le valvole restano aperte.
Il sistema spegne l’iniezione di carburante e l’accensione in tutti i cilindri
della bancata di sinistra, portando il motore a lavorare a 6 cilindri. Prima
che la temperatura del convertitore catalitico raggiunga picchi troppo elevati,
la bancata di sinistra viene riattivata e quella di destra spenta. Durante le
fasi prolungate di disattivazione selettiva, la due bancate vengono attivate e
disattivate alternativamente.
La tecnologia COD riduce in maniera
sensibile il consumo di carburante. Sulle Audi RS 6 Avant e RS 7 Sportback il
risparmio è pari a circa il 5% nel ciclo NEDC.
Il 4.0 TFSI che su questi modelli eroga 560 CV, consuma in media solo
9,8 l/100 km. Il 1.4 TFSI con una potenza di 140 CV, sulla A3 si accontenta di
4,7 litri ogni 100 chilometri. Nel ciclo NEDC, la disattivazione dei cilindri
fa risparmiare 0,4 l/100 km. Con uno stile di guida moderato si può quindi
arrivare a risparmiare fino al 20%.