I
Google Glass non sono
ancora arrivati sugli scaffali dei negozi e già si delinea all’orizzonte
una nuova frontiera tecnologica che li minaccia seriamente.
Tra le perplessità evidenziate
dalla piccola tribù degli sperimentatori dei Google Glass ce ne una
particolarmente forte : quella che li farebbe sembrare un po’ a disagio.
Indossandoli, si deve infatti costantemente cambiare la messa a
fuoco guardando in alto a destra od a distanza intermedia per vedere lo
schermo che si muove ed allo stesso tempo gettare uno sguardo in avanti per
controllare dove stiamo andando.
Una condizione che sembra lasciar
trasparire un certo disagio. Cosa potrebbe cambiare se questa tecnologia fosse
trasferita sulle lenti a contatto?
Questa è la domanda chiave che ha
portato allo sviluppo del sistema Optik di Innovega. un sistema di realtà aumentata che elimina il problema del continuo
cambio di messa a fuoco, adottando delle lenti a contatto smart. Per farle
funzionare è necessario indossare sempre un paio di occhiali, anche se in
questo caso di foggia molto più normale. Con la tecnologia iOptik la luce
che gli occhiali convogliano sulle lenti a contatto viene trasformata in testo
sovrapposto, immagini od altre informazioni in maniera tale da non costringere
l'utilizzatore a modificare continuamente la sua messa a fuoco. In altre
parole, si ottiene lo stesso effetto (head-up) che si ha nelle vetture o negli aerei
che dispongono della visualizzazione dei dati direttamente
proiettati sul parabrezza o sul cupolino.
Lo scorso anno Innovega presentò
al CES (Consumer
Electronics Show) di Las Vegas un prototipo su un manichino.
Quest’anno presenta invece una versione definitiva pronta per la
vendita. E questa potrebbe essere una delle novità di punta del salone. E’ un
tema che coinvolge direttamente la mobilità e quindi l’auto. Il salone
dell’auto di Detroit è alle porte, ma credo che per capire meglio
l’accelerazione tecnologica che stiamo vivendo, anche nell’automotive,
probabilmente Las Vegas fornirà concrete anticipazioni, più
gustose.