La buona notizia è che, mentre una trentina di anni fa, quando gli automobilisti italiani visto il minor costo alla pompa del gasolio rispetto a quello delle benzina scatenarono il boom di vendite delle automobili Diesel, il fisco intervenne prontamente introducendo il famigerato superbollo, oggi di fronte al raddoppio delle vendite di automobili ibridi, cinque regioni stabiliscono che queste vetture non debbano pagare il bollo in quanto meno inquinanti. Giusto.
Forse però, dicono i maligni, sarà perché nei 12 mesi le vendite delle ibride sono sì più che raddoppiate, ma in fondo sono pur sempre passate “solo” dalle 6.839 unità del 2012 alle 14.939 del 2013 (dati del Ministero dei Trasporti). Roba piccola, insomma, per la quale non vale la quale non vale la pena di spremere ulteriormente gli automobilisti italiani! E se invece le loro vendite delle ibride avessero superato le 100.000 unità? Come sarebbe andata a finire?
Ma restiamo sulla notizia. Quella cattiva è infatti che, se è pur vero dal 1 Gennaio 2014, le ibride non pagano il bollo, ciò avviene in solo 5 delle 20 regioni italiane - non in tutte (ci mancherebbe!) - e che, come spesso capita dalle nostre parti, ognuna di esse o quasi lo ha fatto a modo suo. In Lombardia, Veneto e Lazio le auto ibride non pagano il bollo per 3 anni, ma nel Lazio questa norma riguarda solo le ibride benzina e non quelle a gasolio. Perché? Ancora più generosa è la Puglia che non fa pagare questa tassa per ben cinque anni. In Campania invece tutte le ibride non pagano il bollo auto fino al 2016, indipendentemente dalla motore termico di cui sono dotate. Per la cronaca, in tutte le altre 15 regioni il calcolo del bollo delle ibride è riferito alla potenza del solo motore termico e non a quella complessiva dell’autovettura.
Il Paese dei campanili, insomma! Come sempre. Difficile, almeno per noi, capire le ragioni di fondo di queste differenze. Era così difficile trovare una linea comune e magari applicarla a livello nazionale senza discriminare gli abitanti di una regione rispetto a quelli di un’altra?
