Crash test Ligier |
Periodicamente si torna a
parlare della sicurezza delle microcar. Giustamente, ci mancherebbe! Semmai
stupisce che la cosa faccia ancora notizia. Potremmo forse qualcosa di
differente da vetture grandi quanto le 500 o le Mini di 40 anni fa,
apparentemente più sicure degli scooter, guidate prevalentemente da minorenni
scarsamente preparati o da persone che non hanno la patente?
L’ultimo allarme viene dal programma internazionale EuroNCAP per la sicurezza degli autoveicoli istituito
da ACI in collaborazione con gli altri automobile club europei, che, pur in
assenza di linee guida precise, di una regolamentazione legislativa appropriata
e dell’obbligo di specifici crash-test per l’omologazione di questi mezzi, ha
testato 4 quadricicli molto diffusi sul mercato per valutarne gli standard di
sicurezza: Renault Twizy 80, Club Car Villager 2+2, Tazzari ZERO e Ligier IXO J
line 4 posti.
Pur omologati per la circolazione su strada, tutti hanno
ricevuto votazioni estremamente basse ed alcuni si sono dimostrati addirittura
pericolosi in caso d’urto, manifestando gravi carenze sia nell’impatto frontale
che in quello laterale. I test sono stati effettuati con un protocollo diverso
dalle autovetture e quindi i quadricicli non sono classificati con le
tradizionali “stelle” EuroNCAP. Diversa anche la velocità di impatto, di soli
50 km/h rispetto ai soliti 64 km/h, visto l’utilizzo prettamente urbano di
questa tipologia di veicoli. Nessuno dei
mezzi testati ha comunque raggiunto il 50% del massimo punteggio potenziale.
In particolare, Ligier e Tazzari sono stati i meno performanti
nell’impatto frontale: per la rottura della copertura sopra il guidatore o del
sedile, in caso di incidente il conducente sarebbe esposto a gravi rischi di
infortunio. La struttura di Club Car si è praticamente distrutta nel test
dell’impatto frontale. Renault Twizy (unico con airbag) offre una protezione
migliore, ma la struttura rigida e il comportamento del sistema di ritenuta ne
compromettono fortemente la sicurezza.