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| Massimo Peccia |
Incontriamo Massimo Peccia, l'uomo che ha scelto di portare Momo, storico marchio dell'automotive, nel mondo dei pneumatici. Subito gli chiediamo come sia nata l'idea di dare vita ad un nuovo brand in un settore così competitivo come quello degli pneumatici e la risposta è arrivata subito, di getto: «Abbiamo creato qualcosa che il mercato si aspettava e che non aveva». Questa è stata la sintetica, ma esaustiva risposta del signor Massimo. Non fa una piega! Indubbiamente un'intuizione di forte impatto, se ci basiamo sul grande favore che, da subito, ci dicono abbia raccolto il nuovo marchio, nell'affollato panorama internazionale.
Il progetto nasce nel 2012 e con soddisfazione il signor Massimo ci evidenzia come siano già presenti in ben quaranta paesi e come il volume di business cresca annualmente, con una percentuale a due cifre!
Un risultato frutto del sapiente abbinamento di un marchio di grande "appeal" e molto conosciuto dagli appassionati sportivi del mondo dell'auto, con una gamma prodotto accessibile, competitiva e ben posizionata nella fascia entry-level del segmento "qualità".
Ci troviamo davanti ad un progetto che ha per certi aspett, adottato la filosofia del simultaneous engineering, cioè la metodologia che consente una piena interazione ed integrazione tra la fase di progetto, di produzione e testing; una realtà in grado quindi di assicurare una ottimizzazione del prodotto finale in termini di qualità, tempo e costi, indipendentemente dalla sede operativa delle diverse funzioni. Infatti, il progetto ed il design nasce in Italia, la simulazione computerizzata del prodotto avviene in Finlandia, la produzione fatta in Cina presso gli stabilimenti di Qingdao del gruppo Jinyu, giovane società cinese dotata di un avanzato centro di R&D, mentre il testing è curato dalla spagnola IDIADA e le certificazioni fornite dal RDW (Dutct Road Transport Directorate) e dal TUV tedesco.
Se il buon giorno si vede dal mattino, le prospettive si delineano di particolare interesse. Le conferme finali però le fornirà il mercato e, alla fine dei conti, sono sempre queste, le sole che valgono veramente.
