mercoledì 25 ottobre 2017

Presentato a Busworld l’autobus ibrido Scania Interlink LD

«Con l’introduzione della tecnologia ibrida, Scania offre ora tutte le alternative possibili per il trasporto suburbano ed interurbano. In determinate tratte con fermate frequenti, gli autobus ibridi rappresentano la scelta ideale in termini di riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni di anidride carbonica» dice Karolina Wennerblom, direttore Product Management and Presales, Buses & Coaches di Scania che alla rassegna belga Busword un autobus da 13,2 metri in versione a 2 assali con 55 posti a sedere, sollevatore per sedie a rotelle, omologato anche per il trasporto di passeggeri in piedi. «Rispetto ad altri autobus per tipologie di trasporto simili, spesso a pianale ribassato, Interlink LD offre un maggiore comfort ai passeggeri, grazie al pianale rialzato». Scania Interlink LD è una gamma di autobus estremamente versatile a 2 o 3 assali, lunghezza da 12 a 15 metri e fino a 71 posti a sedere. Prodotto in Finlandia, è disponibile con alimentazione a gasolio, biodiesel, HVO, gas naturale compresso/CBG, etanolo ed ora anche ibrido. In quest’ultima versione è dotato di un motore Scania 9 litri da 320 CV che può funzionare fino al 100% a biodiesel e HVO.

Il bus elettrificato è destinato in primo luogo al trasporto suburbano ed interurbano dalle periferie ai centri storici, per sfruttare al massimo tutta l’energia ed il potenziale risparmio garantito dall’elettrificazione. Inoltre, alla luce delle maggiori percorrenze annuali per questi tipi di servizi, gli autobus ibridi sono preferibili rispetto a quelli elettrici a batteria che richiedono ulteriori infrastrutture per la ricarica. Gli operatori possono quindi incrementare l’economia operativa totale, riducendo allo stesso tempo il proprio impatto sull’ambiente. Infatti, la combinazione ibrido-biodiesel o HVO può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%.

«L’ibrido Scania Interlink LD amplia ulteriormente la nostra gamma che ora include mezzi per il trasporto suburbano ed interurbano ovvero per gran parte del trasporto pubblico urbano» prosegue Wennerblom. «Oltre all’economia operativa totale decisamente più competitiva, gli operatori di autobus possono ridurre sia le emissioni di CO2 che incrementare l’efficienza energetica».
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