“Sono Casey, il tuo
nuovo passeggero. Sei pronto per iniziare?” Assistenti vocali come Alexa, Siri,
Google, Cortana e Bixby hanno già preso il comando degli elettrodomestici, dell’illuminazione
e dei robot da casa. Ora Bosch vuole mettere i suoi assistenti vocali anche dentro
le automobili. Questa nuova tecnologia riduce la distrazione dei conducenti,
consentendo loro di concentrarsi sulla guida. «A volte, guidando le moderne automobili, il guidatore può sentirsi un
vero e proprio pilota al comando di un aereo con tutti quei pulsanti, schermi,
menu e sottomenu. Bosch pone fine al caos di pulsanti presenti nell’abitacolo. Abbiamo
deciso i di trasformare l’assistente vocale in un passeggero» spiega Dirk
Hoheisel del consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH. L'assistente,
che risponde al nome di “Casey” rende la guida più comoda e sicura. Secondo uno
studio di Allianz Center for Technology, i guidatori di auto tedesche spesso si
distraggono mentre usano il navigatore, regolano l’aria condizionata o
rispondono al telefono. Questo tipo di distrazioni è una delle cause principali
degli incidenti stradali.
Le funzioni di comando
vocale del passato offrivano un aiuto limitato e complicato. Il guidatore
doveva concentrarsi sulla struttura dei menu e leggere i comandi necessari dal
display, distraendosi dalla guida. «Puoi
dire quello che vuoi nel modo che vuoi. Bosch mette a disposizione
un’assistente vocale in grado di capire il conducente proprio come farebbe
un’altra persona» dice Hoheisel. L’assistente Bosch non risponde più ai
rigidi comandi vocali formulati con parole ben precise. Il sistema di
riconoscimento vocale capisce la struttura delle frasi naturali già in oltre 30
Paesi del mondo, compresi vari accenti e dialetti. Casey non parla
semplicemente inglese, ma anche le varianti britanniche, americane, neozelandesi
e australiane. Bosch ha investito più di dieci anni di duro lavoro per
progettare il suo controllo vocale. Le capacità di Casey vanno oltre quelle
della concorrenza, anche delle aziende più famose. L’assistente vocale pensa e
impara. Se. ad esempio, il guidatore vuole chiamare “Paul”, il sistema passa in
rassegna i contatti automaticamente, prendendo in considerazione il luogo in
cui si trova, l’ora e la situazione prima di rispondere. Se il conducente sta
andando al lavoro, di mattina, “Paul” probabilmente si riferisce al collega in
ufficio, mentre lo stesso nome pronunciato di sera potrebbe indicare il
migliore amico. Per accertarsene, Casey chiederà: “Ho trovato cinque contatti
con il nome Paul. Vuoi chiamare Paul Stevenson?” Questa importanza del contesto
è la prima fase dell’intelligenza artificiale. Un’altra perla di questa
sofisticata tecnologia: il conducente può anche inserire l’indirizzo di
destinazione in Francia in francese, ad esempio, senza dover apportare cambi
manuali nelle impostazioni. Un esempio: pronunciando “Portami a Champ de Mars,
Cinq Avenue Anatole, Paris,” Casey capisce automaticamente la destinazione e
calcola l’itinerario per la Tour Eiffel. Inoltre l’assistente Bosch non ha
bisogno di nessun tipo di connessione dati esterna. Il sistema di infotainment
in auto si occupa dei calcoli senza inviare nessun dato sul cloud. Casey rimane
insieme al conducente anche in galleria, nelle zone con scarsa copertura od in
altri Paesi, quando il proprio smartphone è spento.
La
conversazione in macchina diventa ancora più personale quando il conducente
sceglie il nome del proprio assistente. I sistemi di comando vocale che
rispondevano solo al nome scelto dal produttore appartengono al passato.
Indipendentemente dal nome “Casey”, “Michael” o “Linda”, il sistema di
riconoscimento vocale Bosch capisce e parla 30 lingue diverse, con un totale di
44 voci femminili e 9 maschili. Il conducente attiva l’assistente dicendo:
“Ehi, Casey” o utilizzando il nuovo nome scelto. Inoltre può iniziare ogni
nuovo dialogo parlandogli direttamente: non deve più attendere il “bip