Furgoni per trasporto e consegne sono la priorità che ha definito Volkswagen per lo sviluppo dei suoi veicoli a guida autonoma. Ritiene infatti che le applicazioni commerciali della guida autonoma su questi veicoli rappresentino un’opportunità di business maggiore rispetto alle autovetture.
Detto questo, Volkswagen prevede di adottare il livello 4 di guida autonoma – senza mani sul volante – nelle auto della sua gamma elettrica ID, entro il 2026. Ritornando invece ai veicoli commerciali, insieme al partner chiave per la guida autonoma, l’azienda americana Argo AI, VW ha avviato i primi test europei di un prototipo che utilizza la piattaforma elettrica MEB ed il corpo base del furgone T6 Transporter.
Sarà identificato come ID Buzz e andrà a formare la flotta di veicoli prova, una volta avviata la produzione, entro la fine dell'anno.
La partnership ha iniziato a macinare chilometri sperimentali presso il suo impianto di prova di Monaco, un circuito di oltre 15 chilometri che rispecchia l'infrastruttura stradale europea, con particolare attenzione alle condizioni di guida in città, quali ad esempio l’attraversamento di varie tipologie di rotatorie. Il prototipo è ricco di sensori per aiutare l'auto a vedere meglio e ca ostruire un quadro completo del suo ambiente operativo.
L’elemento più evidente è la parte superiore del tetto, che ospita telecamere a lungo raggio e radar, affiancato inoltre da quella che gli americani descrivono come la loro rivoluzionaria tecnologia abilitatrice/di gestione, Argo LIDAR.
LIDAR è l'acronimo di Light Detection and Ranging e, in parole povere, fa rimbalzare un laser sugli oggetti per rilevare la loro distanza e creare un'immagine 3D dell'ambiente circostante. Argo afferma che il suo LIDAR è all'avanguardia perché opera fino a 400 metri di distanza e può rilevare oggetti scuri che riflettono solo un singolo fotone di luce, anche di notte.
Ma il LIDAR è solo una parte della suite di sensori di questo veicolo. Infatti lungo tutto il perimetro sono posizionate telecamere a corto raggio, LIDAR a corto raggio e radar, in modo che la combinazione di tutti questi sensori aiuta a costruire un'immagine ad alta risoluzione dell'ambiente circostante, per vedere, rilevare e prevedere centinaia di migliaia di oggetti sulla strada contemporaneamente. Volkswagen inoltre afferma che che il processo decisionale computerizzato avverrà a livello locale nei veicoli e che non dipenderà da operazioni basate sul cloud, che potrebbero rivelarsi vulnerabili in certi contesti critici.
Si stima che per questo decennio il mercato delle flotte commerciali autonome si attesterà in 500 miliardi di euro, e che lo spostamento di persone e merci sarà concentrato nelle aree urbane: VW calcola che 10 città occidentali rappresentino il 50% del mercato di questi servizi. Logico quindi che in questo contesto si possano sviluppare grandi imprese nel settore del trasporto merci.