sabato 24 luglio 2021

Opel Tech 1, aerodinamica e concretezza

Nella concept car Opel Tech 1, esposta 40 anni fa al Salone di Francoforte del 1981, c’era un po’ della quinta generazione di Opel Kadett e un po’ della prima di Opel Omega, due modelli che pochi anni dopo sarebbero arrivati sul mercato europeo. Realizzata sulla base della quarta generazione di Opel Kadett – la prima trazione anteriore della Casa tedesca – presentata un solo paio di anni prima, Opel Tech 1 anticipava con Cx di 0,235 (valore davvero ottimo per quell’epoca) quella cura per l’aerodinamica che proprio con la successiva Kadett-E del 1984 avrebbe accompagnato per parecchi anni la progettazione e la produzione Opel e al tempo stesso anticipava il frontale della Omega-A che nel 1986 avrebbe preso il posto di Rekord-E.

rogettata da Erhard Schnell sotto la direzione di Wayne Cherry, Opel Tech 1 era uno riuscito studio di aerodinamica applicata ad un veicolo reale che  rivelava una particolare concretezza di progetto, tanto è vero che frontale, gruppi ottici anteriori, cofano-motore e parafanghi sarebbero stati poi ripresi per la successiva Kadett-E del 1984. Il tetto di questa berlina a 5 porte si raccordava posteriormente con la coda alta e tronca per mezzo di un ampio lunotto. Al suo interno dell’abitacolo la ricerca estetica, meno esasperata che in analoghi prototipi di altri costruttori, mostrava come fosse possibile conciliare efficacemente comfort e funzionalità senza ricorrere a proposte eccessivamente fantasiose.

Questa berlina a due volumi si segnalava inoltre per i finestrini montati a filo della carrozzeria, il bordo rialzato alla base del portellone posteriore ed il sottoscocca carenato per migliorare l’aerodinamica. Gli interni erano altrettanto innovativi: strumentazione elettronica digitale ed essenziale, possibilità di controllare elettronicamente tutte le funzioni (freno, acceleratore e frizione esclusi).

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