L’Europa si prepara ad accogliere il nuovo marchio automobilistico Omoda che debutterà entro la fine dell’anno proprio l’Italia per essere poi progressivamente introdotto su tutti i principali mercati del continente. Il primo modello ad arrivare sarà il SUV Omoda 5 da 4,5 metri di lunghezza che sarà disponibile anche in una versione completamente elettrica. La vettura è il risultato di un lungo processo di ricerca e di sviluppo nel campo delle nuove tecnologie propulsive che ha permesso al costruttore cinese Chery, che lavora nel campo della mobilità green dal 1999, di definire una gamma a basso impatto ambientale all’avanguardia. Proprio per sottolineare al meglio questa vocazione, la Casa ha deciso di dare vita al nuovo marchio Omoda.
Animato da una continua ricerca verso la definizione di schemi propulsivi di nuova concezione, Omoda punta ad offrire vetture elettriche ed ibride che adottano tecnologie coperte da ben 25.795 brevetti di cui 17.177 autorizzati (con il 37% di brevetti autorizzati per invenzione).I veicoli Omodo sono frutto della strategia di sviluppo tecnologico 457, numero che indica 4 piattaforme di propulsione del veicolo, 5 sottosistemi generali e 7 tecnologie di base. Questa impostazione consente di realizzare veicoli che coprono tutti i segmenti di mercato: dalle berline di segmento A, B e C e tutti i SUV di segmento B, C e D, andando a esplorare varie soluzioni per i powertrain: l’elettrico puro, l’ibrido, l’elettrico con range extender e anche l’idrogeno fuel cell.
È su queste basi che Omoda vuole costruire la propria strategia europea. Il debutto sui mercati del Vecchio Continente è dettato dalla volontà di contribuire con le proprie vetture a basso impatto ambientale alla rivoluzione che sta interessando l’intero settore della mobilità. L’intenzione è di partecipare attivamente alla lotta al cambiamento climatico e al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Dopo Omoda 5, nei prossimi tre anni, il marchio proporrà una gamma completa di veicoli dotati di diverse tecnologie propulsive al fine di rispondere al meglio alle esigenze di mobilità di tutti gli automobilisti europei.
