Hyundai e Iveco Group: alleanza nel trasporto

Hyundai Motor Company e Iveco Group hnno concordato di approfondire il potenziale di una collaborazione su vasta scala in aree quali lo sviluppo di nuove tecnologie, l'approvvigionamento di componenti e la fornitura reciproca. 

L'amministratore delegato di Hyundai Motor Jaehoon Chang, il capo dell'unità tecnologica di sviluppo dei veicoli commerciali di Hyundai Martin Zeilinger, l'amministratore delegato del Gruppo Iveco Gerrit Marx e il capo della tecnologia di Iveco & digital officer Marco Liccardo, hanno da poco firmato un Memorandum of Understanding (MOU) che va in questa direzione, presso la sede di Hyundai Motor a Seoul. Le due società valuteranno prioritariamente la possibilità di sviluppo di tecnologie chiave come propulsori elettrici, sistemi di celle a combustibile a idrogeno, guida autonoma e connettività, esaminando anche il potenziale per la fornitura reciproca di veicoli, piattaforme, propulsori e altri componenti.

Una nuova generazione filobus Iveco dalla collaborazione con Skoda Electric

Iveco Bus, che vanta una lunga esperienza nel settore dei filobus, ha annunciato il lancio di una nuova generazione di filobus dotati di innovazioni come la tecnologia "In-Motion Charge” (ricarica in movimento) che unisce l'uso di linee aeree elettriche a 2 aste di captazione e lo stoccaggio di energia nella batteria di bordo. Attraverso questa soluzione un ente preposto al trasporto pubblico può progettare una tratta dedicata agli autobus elettrici che preveda una parte di percorso priva di linee aeree, semplificando l'implementazione e riducendo costi e complessità. Al contempo l'operatore può usufruire di un veicolo elettrico sempre operativo, senza dover perdere tempo per la ricarica. Questa versione di filobus sarà disponibile nella gamma Urbanway e nella gamma Crealis BRT (Bus Rapid Transit) in mezzi da 12 e 18 metri.

Ibrido pubblico

Un vecchio autobus urbano che ad ogni accelerata soffia nell'aria una nuvola di colore nero. La scena è purtroppo frequente. Ed anche un po’ irritante. Specialmente per tutti quegli automobilisti, troppo spesso indicati come principale causa dell’inquinamento urbano, che devono sottoporre le loro vetture al periodico Bollino Blu, dotarsi di un’auto omologata Euro 5, montare un impianto GPL. E che sono da un lato invitati a non usare l’auto in città e dall'altro incoraggiati a comprare una nuova automobile a propulsione ibrida od addirittura elettrica. Forse, oltre a limitare la circolazione in alcune zone del centro, le amministrazioni pubbliche potrebbero anche dare il buon esempio, invitando le aziende di trasporto pubblico a sostituire progressivamente gli autobus più datati con mezzi moderni e meno inquinanti. In fondo, le soluzioni esistono da tempo.