Costo del veicolo
e ridotta autonomia sono le principali ragioni che fanno sì che oggi le vendite
di automobili elettriche in Italia siano a livelli insignificanti (251 unità
nei primi 5 mesi del 2013, dati UNRAE). E poi ci sono i tempi di ricarica delle
batterie, nettamente superiori a quelli per fare un normale pieno di benzina
(per la sua Leaf, Nissan dichiara un tempo di 25 minuti) e la reperibilità di postazioni
pubbliche adatte.
Ammesso e non concesso che il proprietario
dell’auto elettrica abbia un box od un posto macchina condominiale attrezzato
per caricare le batterie, una volta sulla strada l’esigenza di doverle
ricaricare nuovamente durante la giornata (vista anche la limitata autonomia) è
un’eventualità molto realistica, ma purtroppo non sempre facilmente
praticabile. Al 30 Giugno 2013 si contavano in tutta Italia solo 461 colonnine
pubbliche per la ricarica di veicoli elettrici, distribuite peraltro in modo
decisamente poco uniforme. In solo 58 provincie italiane su un totale di 110 è
infatti presente almeno una colonnina ed in appena 9 il numero di queste ultime
è almeno in doppia cifra: Firenze 138, Roma 66, Milano 48, Pisa 26, Bologna 23,
Brescia 17, Reggio Emilia 16, Modena 14, Perugia 10.