GM e Honda, 1.200 brevetti in due. Hanno deciso di
condividerli per cercare di accelerare l'adozione sui veicoli della tecnologia idrogeno a celle a
combustibile entro il 2020.
L'accordo è l'ultimo di una serie di alleanze create per suddividere
il costo di sviluppo di veicoli a celle
a combustibile. Toyota e BMW stanno già lavorando insieme su questo
progetto, così come hanno fatto Daimler, Ford e Nissan . Meno
di un decennio fa, i grandi costruttori indicavano i veicoli a celle a combustibile ad idrogeno
come il modo migliore per ridurre la dipendenza dal petrolio e rendere l'ambiente più pulito. Ma negli ultimi anni parlare di celle
a combustibile sembrava un tema superato con l’affermarsi di altre tecnologie quali l’ibrido, l’elettrico a batteria ed i
biocombustibili in grado di attirare maggiormente
l’attenzione dei consumatori e dei governi. La complessità dello stoccaggio dell'idrogeno a bordo del
veicolo e la mancanza di stazioni di rifornimento di idrogeno hanno rappresentano
due grandi ostacoli per le celle a combustibile. La tecnologia del plug-in in confronto si è
dimostrata più economica (anche se ancora troppo costosa per il mercato di
massa) e le infrastrutture di ricarica in aumento sul territorio .
Un veicolo a celle a combustibile genera elettricità da una reazione chimica tra idrogeno ed ossigeno e l'unica emissione allo scarico è vapore acqueo. Una tecnologia raffinata, ma con costi di sviluppo molto elevati a causa del vasto uso di platino come catalizzatore e la complessità dello stoccaggio che richiede costosi serbatoi in fibra di carbonio. Grazie alla collaborazione in materia di sviluppo, GM e Honda, già "leader" nella ricerca delle celle a combustibile, credono di poter ridurre i costi in modo più rapido attraverso la piena condivisione di competenze, economie di scala e fornitori. «Tra tutte le tecnologie a zero emissioni di CO2, i veicoli elettrici a celle a combustibile ad idrogeno hanno un vantaggio definitivo sia come autonomia che come tempi di rifornimento, rispetto a quanto offerto dalle tradizionali auto a benzina» ha evidenziato Takanobu Ito, presidente e amministratore delegato di Honda Motor, affiancato da Dan Akerson, presidente ed amministratore delegato di GM che ha ribadito «Siamo convinti che questo sia il modo migliore per sviluppare questa importante tecnologia, che ha il potenziale per contribuire a ridurre la dipendenza dal petrolio ed a sviluppare la mobilità sostenibile».
Un veicolo a celle a combustibile genera elettricità da una reazione chimica tra idrogeno ed ossigeno e l'unica emissione allo scarico è vapore acqueo. Una tecnologia raffinata, ma con costi di sviluppo molto elevati a causa del vasto uso di platino come catalizzatore e la complessità dello stoccaggio che richiede costosi serbatoi in fibra di carbonio. Grazie alla collaborazione in materia di sviluppo, GM e Honda, già "leader" nella ricerca delle celle a combustibile, credono di poter ridurre i costi in modo più rapido attraverso la piena condivisione di competenze, economie di scala e fornitori. «Tra tutte le tecnologie a zero emissioni di CO2, i veicoli elettrici a celle a combustibile ad idrogeno hanno un vantaggio definitivo sia come autonomia che come tempi di rifornimento, rispetto a quanto offerto dalle tradizionali auto a benzina» ha evidenziato Takanobu Ito, presidente e amministratore delegato di Honda Motor, affiancato da Dan Akerson, presidente ed amministratore delegato di GM che ha ribadito «Siamo convinti che questo sia il modo migliore per sviluppare questa importante tecnologia, che ha il potenziale per contribuire a ridurre la dipendenza dal petrolio ed a sviluppare la mobilità sostenibile».