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Cosa è rimasto del breve matrimonio
Fiat-GM? Spazzato via dall’imprevedibile crisi finanziaria del gruppo americano
e quasi dimenticato dalla crisi economica globale, ha lasciato dietro di sé
poche tracce, a parte qualche piattaforma comune ed il centro ricerche GM Powertrain Europe di
Torino. Primo esempio al mondo di insediamento di un’azienda automobilistica
all’interno di un campus universitario, il Politecnico di Torino, il centro ha
acquisito in questi anni una sempre maggiore valenza all’interno del gruppo GM
che non a caso vi ha investito finora qualcosa come 25 milioni di Euro.
Qui oggi lavorano 360 tecnici, quasi tutti ingegneri con età
media di 35 anni, il 60% laureati al Politecnico di Torino, che oggi hanno grandi
competenze nel campo dei motori Diesel
di piccola cilindrata con il presupposto che le automobili moderne
debbano essere sì a basso impatto ambientale, ma restare pur sempre piacevoli
da guidare come dimostrano con lo sviluppo della serie ecoFLEX. Di qui, fra i molti programmi di ricerca in
corso a GM Powertrain Europe, lo sviluppo di una gamma di motori ibridi Diesel-elettrici
di nuova generazione.
Non solo: General Motors ed il Politecnico
di Torino hanno annunciato anche la nascita di un istituto di ricerca e di formazione
sull'automotive che avrà il compito di sviluppare e fornire una formazione e
una ricerca di alto livello, concentrandosi sui propulsori alternativi del
futuro che contribuiranno a reinventare l'automobile nel XXI Secolo. L'istituto
sarà il “pilastro italiano” di un sistema tripolare che vedrà altri due centri
all'università Jiao Tong di Shanghai in Cina ed in quella del Michigan negliUSA.
«In un mercato internazionale nel quale
la ricerca avrà un ruolo sempre più di primo piano per uscire dalla crisi
economica siamo convinti che la complementarietà tra il mondo universitario e
quello aziendale vada promossa e rafforzata» dice il rettore del
Politecnico di Torino, Francesco Profumo. «Nella
Cittadella Politecnica la ricerca, il trasferimento tecnologico, la
condivisione di servizi e strutture con le aziende garantiscono ai nostri
studenti di vivere una sorta di anticipo del mondo del lavoro, contribuendo
significativamente a formare una nuova figura di ingegnere».