domenica 22 dicembre 2013

Internet degli oggetti: Bosch crea azienda ad hoc

"Internet of Things" nel linguaggio delle telecomunicazioni "Internet delle cose"o più propriamente "Internet degli oggetti" è un neologismo riferito all'estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti.
Dato che le tecnologie digitali sono sempre più impiegate nell’ambito del trasporto e della mobilità, i dati generati da ogni singola attività possono offrire nuove prospettive di analisi e tali da consentire una migliore comprensione della dinamica complessiva delle esigenze di una città. La creazione di una rete di sensori e di una rete digitale è in grado di monitorare e di facilitare i movimenti di persone, di mezzi ed il trasporto delle merci: rilevatori del numero di auto in circolazione, smart card per il trasporto pubblico e tariffazione elettronica dei pedaggi, tanto per citare alcuni dispositivi, generano dati come parte integrante del servizio erogato.

Partendo da questi dati è possibile sviluppare un sistema interattivo ed interconnesso. Un sistema, già sviluppato dal Senseable City Lab del MIT (Massachusetts Institute of Technology) diretto dal “nostro” Carlo Ratti, e sperimentato con successo a Singapore. Attraverso la ricchezza di informazioni acquisite dalle singole applicazioni, gli esperti ed i cittadini possono acquisire una migliore comprensione di come ci si muove nello spazio urbano.
La combinazione interattiva e l’esplorazione delle possibilità offerte dalla stessa può suggerire l’attivazione immediata o successiva, di nuovi servizi e strumenti di supporto. Siamo in pieno ambito "IoT", acronimo dell'inglese "Internet of Things". L'Internet delle cose è una possibile evoluzione dell'uso della Rete.
Gli oggetti si rendono riconoscibili ed acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi ed accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Le sveglie suonano prima in caso di traffico, il semaforo scatta in funzione della densità del traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall'altra parte del globo. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. L'obiettivo dell'internet delle cose è di far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un'identità elettronica alle cose e ai luoghi dell'ambiente fisico. Un veicolo moderno ospita  fino a 50 sensori che supportano importanti funzioni di sicurezza e di comfort. Tutti questi sensori hanno trasformato le auto in fornitori di dati per quella che è conosciuta come la “nuvola automobilistica”, che sta già fornendo preziose informazioni aggiuntive, nelle più svariate situazioni, collegando tra loro tutte le realtà operative interessate e sempre più strettamente al resto del mondo, in tempo reale.
Per competere in questo scenario tecnologico, Bosch ha deciso di creare una nuova società, la Bosch Connected Devices and Solutions GmbH, proprio per l'"Internet delle cose" (IoT) e dei relativi servizi. L'azienda fornirà prodotti elettronici compatti e competenze software progettati per rendere dispositivi ed oggetti intelligenti ed idonei ad essere utilizzati nel web, attraverso   un’ampia  gamma di applicazioni. Esso si concentrerà sia sulle applicazioni basate su sensori per le "case intelligenti", che sulle attività correlate al traffico, ai trasporti e alla logistica. La città diventerà sempre più sensibile, sarà sempre più in ascolto. Saprà quindi rispondere in maniera immediata alle nostre esigenze.
La tecnologia è disponibile, in certi casi già singolarmente in uso.  E allora cosa manca? Molto semplicemente amministratori con una visione olistica ed un'adeguata cultura dell’innovazione. Passa parola!




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