"Internet of Things" nel linguaggio delle
telecomunicazioni "Internet delle cose"o più propriamente
"Internet degli oggetti" è un neologismo riferito all'estensione di
Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti.
Dato che le tecnologie digitali sono sempre più impiegate
nell’ambito del trasporto e della mobilità, i dati generati da ogni singola
attività possono offrire nuove prospettive di analisi e tali da consentire una
migliore comprensione della dinamica complessiva delle esigenze di una città.
La creazione di una rete di sensori e di una rete digitale è in grado di
monitorare e di facilitare i movimenti di persone, di mezzi ed il trasporto
delle merci: rilevatori del numero di auto in circolazione, smart card per il
trasporto pubblico e tariffazione elettronica dei pedaggi, tanto per citare
alcuni dispositivi, generano dati come parte integrante del servizio erogato.
Partendo da questi dati è possibile
sviluppare un sistema interattivo ed interconnesso. Un sistema, già sviluppato
dal Senseable City Lab del MIT (Massachusetts Institute of Technology) diretto
dal “nostro” Carlo Ratti, e sperimentato con successo a Singapore. Attraverso
la ricchezza di informazioni acquisite dalle singole applicazioni, gli esperti
ed i cittadini possono acquisire una migliore comprensione di come ci si muove
nello spazio urbano.
La combinazione interattiva e
l’esplorazione delle possibilità offerte dalla stessa può suggerire
l’attivazione immediata o successiva, di nuovi servizi e strumenti di supporto.
Siamo in pieno ambito "IoT", acronimo dell'inglese "Internet of
Things". L'Internet delle cose è una possibile evoluzione dell'uso della
Rete.
Gli oggetti si rendono riconoscibili ed
acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi
ed accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Le sveglie suonano
prima in caso di traffico, il semaforo scatta in funzione della densità del
traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per
gareggiare in tempo reale con persone dall'altra parte del globo. Tutti gli
oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
L'obiettivo dell'internet delle cose è di far sì che il mondo elettronico
tracci una mappa di quello reale, dando un'identità elettronica alle cose e ai
luoghi dell'ambiente fisico. Un veicolo moderno ospita fino a 50
sensori che supportano importanti funzioni di sicurezza e di comfort. Tutti
questi sensori hanno trasformato le auto in fornitori di dati per quella che è
conosciuta come la “nuvola automobilistica”, che sta già fornendo preziose
informazioni aggiuntive, nelle più svariate situazioni, collegando tra loro
tutte le realtà operative interessate e sempre più strettamente al resto del
mondo, in tempo reale.
Per competere in questo scenario
tecnologico, Bosch ha deciso di creare una nuova società, la Bosch Connected
Devices and Solutions GmbH, proprio per l'"Internet delle cose" (IoT)
e dei relativi servizi. L'azienda fornirà prodotti elettronici compatti e
competenze software progettati per rendere dispositivi ed oggetti intelligenti
ed idonei ad essere utilizzati nel web, attraverso un’ampia
gamma di applicazioni. Esso si concentrerà sia sulle applicazioni basate su
sensori per le "case intelligenti", che sulle attività correlate al
traffico, ai trasporti e alla logistica. La città diventerà sempre più
sensibile, sarà sempre più in ascolto. Saprà quindi rispondere in maniera
immediata alle nostre esigenze.