martedì 18 febbraio 2014

Di che colore siete?

Una volta, ovvero fino all’inizio degli Anni ’70, quando gli sponsor si “impossessarono” definitivamente delle livree delle automobili da corsa, il colore delle loro carrozzerie indicava la nazionalità del concorrente: rosso per l’Italia, verde per l’Inghilterra, blu per la Francia, bianco/blu per gli Stati Uniti e via dicendo.
Oggi, secondo alcuni autorevoli esperti, i colori delle nostre automobili rispecchiano le condizioni politiche ed economiche del momento. Se il bianco resta il colore preferito dai clienti, non è solo perché “bianco è bello” come dicono alla Apple, ma anche perché, secondo gli esperti di BASF, è simbolo di purezza e di una ricerca di rinascita. In questa direzione si colloca anche l’annunciato rilancio del rosso(che oggi raccoglie il 9% delle preferenze) e che, insieme all’arancione, è indice di voglia di ottimismo, di rinascita, di desiderio di ripartire dopo un periodo di crisi. In forte ascesa anche il blu.
Giovanna Loricchio
Il discorso sulla scelta dei colori della carrozzeria riveste poi particolare importanza in relazione alla personalità dell’acquirente. I colori delle automobili sono, infatti, espressione del carattere dei loro utilizzatori. Bianco e nero sono le tinte più diffuse, rispettivamente con il 21-22% e con il 19-20%, ma descrivono caratteri molto diversi. «Una persona che all'interno della società si sente collocata a un livello "medio"  è più propensa a scegliere il bianco; mentre chi preferisce passare inosservato tra la massa ed evitare situazioni di coinvolgimento emotivo, vissute come una minaccia al proprio equilibrio, preferirà il nero» spiega Giovanna Loricchio, psicologa e psicoterapeuta. «Il verde è invece scelto da chi è ottimista e non ha bisogno di cercare sicurezza fuori da se stesso. Il blu evoca tranquillità, rilassamento, senso di appartenenza, stabilità e sensibilità. Chi ama e sceglie questo colore ha dei tratti che lo rendono una persona attenta alle relazioni, all’ascolto, empatica. Se il blu è metallizzato, inquadra una personalità forte, mentre chi possiede un'automobile dalla carrozzeria color pastello è solitamente più timido, riservato, non troppo ottimista. Il grigio metallizzato è il colore preferito da chi è scrupoloso».

Tutto semplice e scontato? Neanche per sogno: l'associazione tra il colore dell’automobile e la personalità del suo proprietario non è così ovvia come si potrebbe pensare. «Il rosso ed il giallo, sono solitamente associati a personalità ottimiste e gioiose. Eppure un’emozione spesso correlata al rosso è la rabbia, quindi potrebbe denotare un temperamento collerico od al contrario una tipologia compressa che non riesce ad esprimere tale emozione in maniera costruttiva. Inoltre bisogna tener conto delle associazioni che le propagande pubblicitarie fanno tra il colore dell’auto e lo status sociale o di benessere in cui si entra possedendo quell’auto» dice ancora Giovanna Loricchio. «Ciò lega l’auto, ma anche il colore a quella dimensione ambita. Spesso l’attrazione nei confronti di un colore rappresenta un tentativo inconscio di equilibrare eccessi appartenenti, come caratteristiche, al colore opposto. Così, ad esempio, se si è eccessivamente stressati, molto in carriera, iperattivi ed un po’sconnessi con se stessi e con il mondo, invece di orientarsi verso il rosso, colore dell’azione, già in eccesso, ci si potrebbe orientare verso un blu, rilassante e calmante». Insomma, la scelta del colore di un’auto può raccontare una storia ricca e complessa di vicende interiori. Di sicuro non è mai casuale. E voi di che colore siete?
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