Immaginate di trovarvi alla guida della
vostra vettura e, poco prima di una curva con scarsa visibilità, vi appaia sul
parabrezza un videomessaggio oppure un'icona per anticiparvi l’ostacolo e
mettervi subito in allerta. Oppure, percorrendo un’autostrada in presenza di
nebbia a banchi, nel caso di una coda poco visibile, un messaggio di allerta vi
avvisi della situazione potenzialmente pericolosa. Questa non è semplice
fantasia ma una realtà da oggi già possibile.
L’Istituto Europeo per gli Standard nelle
Telecomunicazioni ed il Comitato Europeo per la Standardizzazione (ETSI e CEN) hanno comunicato a Berlino, durante i lavori del 6° Seminario sui Sistemi di
Trasporto Intelligente, che è stato definito il set di norme e gli standard che
dovranno essere adottati dai produttori della filiera automotive (pubblica e
privata) per consentire la connessione tra veicoli, indipendentemente dal
costruttore degli stessi e rendere attivo il dialogo tra i veicoli e le infrastrutture stradali.
Le norme adottate garantiranno ai veicoli
prodotti da diversi costruttori di poter comunicare tra loro a partire dal
2015. Al riguardo, le competenti
autorità di paesi come Austria, Germania ed Olanda hanno già definito un piano
di cooperazione per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a coprire
il percorso tra Rotterdam e Vienna, via Francoforte.
L'Unione Europea ha investito più di 180
milioni di Euro in progetti di ricerca sui sistemi di trasporto interconnessi e
proprio i risultati di questi progetti hanno contribuito allo sviluppo di
questi standard.
Contemporaneamente, le organizzazioni
europee si stanno adoperando per cooperare in stretto contatto con quelle
americane e giapponesi per garantire la compatibilità globale dei sistemi di
connessione e consentire la massima diffusione di questa tecnologia.
Il rinnovo del parco auto circolante con
tecnologie in grado di interconnettere i veicoli fra loro e con la rete infrastrutturale,
rappresenta una sfida notevole per il superamento degli attuali limiti in
ambito sicurezza, ambiente e consumi. Le nuove specifiche infatti
consentiranno, ad esempio, di disporre di indicazioni e preavvisi di rischi di
collisione in corrispondenza di incroci, così come allarmi preventivi di
lavori stradali , ingorghi ed altri rischi potenziali relativi alla sicurezza
stradale. Questa visione di una mobilità sicura e intelligente è possibile
grazie a tecnologie di comunicazione wireless, idonee acollegare i veicoli e le
infrastrutture operando in tempo reale .
E’ evidente che le connessioni non possono
essere sviluppate senza requisiti tecnici comuni per quanto riguarda, ad
esempio, le frequenze utilizzate o la gestione dei dati. Pensando al nostro
paese, dove nella Capitale ancora ci sono interi quartieri senza l’ADSL è
spontaneo chiedersi per quanto ancora peserà questo Digital Divide.
Potremo avere condizioni di sicurezza mai raggiunte prima grazie a vetture interconnesse e sarebbe un vero peccato scoprire che sulle nostre strade questo non è possibile perchè infrastrutture e servizi non sono realmnte in rete!
Potremo avere condizioni di sicurezza mai raggiunte prima grazie a vetture interconnesse e sarebbe un vero peccato scoprire che sulle nostre strade questo non è possibile perchè infrastrutture e servizi non sono realmnte in rete!