L’ESP – sì, proprio
lui, quel dispositivo elettrico che una dozzina di anni fa permise alla neonata
Mercedes Classe A (e probabilmente non solo a lei) di superare la famigerata
“prova dell’alce” – è dal 1 Novembre 2014 obbligatorio su tutte le automobili
ed i veicoli commerciali da fino a 3,5 tonnellate di massa totale. Questa volta
però non rischiamo la solita multa-tranello perché la normativa europea
riguarda solo i nuovi veicoli nuovi di fabbrica sui quali diventa così una
dotazione standard.
Tutto sommato, è la
logica e prevedibile evoluzione di un processo in corso da tempo. Bosch,
l’azienda che per prima lo propose sul mercato un ventina di anni e che da
allora lo ha prodotto in oltre 100 milioni di unità, stima che oggi l’84% dei veicoli di nuova immatricolazione ne
siano giù equipaggiati e che il suo
utilizzo abbia permesso finora di evitare 190.000 incidenti e di salvare
qualcosa come 6.000 vite umane. L’efficacia e l’importanza del sistema è tale e
così evidente, sostiene Bosch, che la sua diffusione si estenderà rapidamente
in tutti i mercati. La sua utilità ai fini del viaggiare sicuri viene infatti
considerata seconda solo a quella delle cinture di sicurezza e più importante
anche degli airbag.
Dal punto di vista
tecnico l’ESP rappresenta in un certo senso una sorta di evoluzione dell’ABS
(di cui la stessa Bosch rivendica l’ideazione e la produzione a partire dal
1978) e dell’utilizzo dei suoi componenti. Da quando ne ha iniziato la produzione in
serie, la Casa tedesca ha migliorato continuamente l’ESP aggiungendovi
gradualmente ulteriori funzioni e rendendolo più leggero, più compatto e meno
costoso. Se la prima versione pesava 4,3 kg, l’attuale versione base della nona
generazione pesa solo 1,6 kg.
Nel corso degli anni
il sistema è stato sviluppato arricchendone le funzioni, tanto che oggi non si
tratta ben di più di un semplice anti-pattinamento. I nuovi sistemi
di assistenza rendono la guida ancora più sicura e confortevole. Bosch è
impegnata nel mettere a punto funzioni che mantengano automaticamente la
distanza dal veicolo che precede, assistano i veicoli nelle manovre di
parcheggio più impegnative e segnalino prontamente situazioni critiche ai
guidatori.
In un prossimo futuro sempre più manovre di
guida diventeranno interamente automatizzate. I veicoli saranno in grado di
entrare da soli nel garage e di gestire autonomamente il traffico delle ore di
punta in autostrada. Tutte queste funzioni hanno un aspetto in comune: frenano
senza l'intervento del guidatore. Il sistema ESP aziona i relativi comandi dei
freni. Pertanto è più facile aggiungere ulteriori funzioni di sicurezza e
comfort ai veicoli che sono già dotati del sistema. I sensori, che registrano
informazioni nello spazio circostante il veicolo, sono determinanti per tali
funzioni. Essi fungono da organi sensoriali del veicolo: riconoscono altri
utenti della strada e ne calcolano la distanza, la velocità e la direzione di
marcia.