Per Toyota è
una priorità contribuire a ridurre gli effetti dell’inquinamento e per questo
lavora quotidianamente per limitare nei propri veicoli tutti i tipi di
emissione e per raggiungere una mobilità davvero sostenibile. Nel viaggio verso
la mobilità sostenibile bisogna affrontare tre grandi sfide: diversificare le sorgenti
energetiche e ridurre la dipendenza dai carburanti fossili;
aiutare a
fermare il riscaldamento globale riducendo le emissioni di CO2; migliorare la
qualità dell’aria, riducendo in particolare le emissioni di PM e NOx.
Basandosi
sulla convinzione che i veicoli ecologici possono avere un impatto davvero
significativo solo se usati da un’ampia fascia di mercato, la Casa giapponese
ha deciso di concentrarsi e di sostenere con forza una più ampia diffusione
delle vetture ibride. Come conseguenza di questa convinzione, i veicoli ibridi
Toyota e Lexus hanno superato il traguardo dei 7 milioni di unità vendute nelmondo. In Europa, grazie soprattutto al successo di Yaris Hybrid e Auris
Hybrid, le due marche hanno venduto circa 780.000 vetture ibride dal 2000 ad
oggi, coprendo oltre il 10% delle vendite ibride realizzate a livello globale.
Inoltre, nei primi otto mesi del 2014, le vendite ibride delle due marche hanno
raggiunto le 107.000 unità, pari al 28% delle vendite del gruppo Toyota in
Europa. Nello stesso periodo e per gli stessi 31 Paesi (i 28 dell’Unione
Europea più Svizzera, Norvegia e Islanda), la quota di mercato di Yaris Hybrid
si è attestata al 31%, mentre per quanto riguarda Auris e Auris Touring Sports
le versioni ibride hanno realizzato oltre il 50% delle vendite. A Roma e
Milano, Yaris Hybrid è la vettura più venduta del segmento.
La
tecnologia ibrida può essere considerata, secondo Toyota, come la soluzione
chiave per la mobilità del XXI Secolo ed interpretata come una piattaforma
tecnologica in cui troviamo l’abbinamento di un motore elettrico ad un altro
motore, oggi convenzionale endotermico, nel prossimo futuro a celle a
combustibile. La Toyota Fuel Cell verrà infatti lanciata ufficialmente prima in
Giappone e negli Stati Uniti e subito dopo in Europa nel corso del 2015.
L’impegno di
Toyota rivolto allo sviluppo di vetture ecologiche si basa su tre principi
chiave: la diversificazione energetica; la progettazione di vetture efficienti
ma con basse emissioni inquinanti; la realizzazione di un cambiamento reale e
positivo grazie alla diffusione di tali vetture.
L’idrogeno
rappresenta un combustibile alternativo estremamente promettente che può essere
prodotto da un’ampia varietà di fonti diverse (tra cui l’energia solare e quella
eolica) e molto semplice da conservare e trasportare. Una volta compresso
possiede una densità energetica più elevata rispetto alle batterie. Oltre al
grande potenziale per l’utilizzo domestico e per le automobili, l’idrogeno può
anche essere sfruttato per molte altre applicazioni, compresa la produzione
energetica su larga scala. Le vetture equipaggiate con celle a combustibile
contribuiscono alla diversificazione delle fonti energetiche, restituiscono un
livello di emissioni inquinanti pari a zero ed offrono le stesse prestazioni di
quelle convenzionali. Toyota crede fermamente nell’enorme potenziale di questa
tecnologia, e considera questa nuova generazione di automobili come la scelta
giusta per promuovere un nuovo ideale di mobilità sostenibile.
In questa
piattaforma tecnologica è ovviamente compresa anche l’automobile esclusivamente
elettrica che per Toyota rappresenta una delle soluzioni per rispondere alla
esigenze di una specifica tipologia di clienti che si muovono in un ristretto
ambito urbano. Ne è testimonianza il progetto che coinvolge Toyota i-Road nella
città Grenoble in Francia, che si è trasformata in una vera e propria “Smart
City” grazie all’iniziativa Citélib by Ha:mo, un programma innovativo di car sharing
realizzato con veicoli 100% elettrici interconnessi al sistema di trasporto
pubblico.