lunedì 10 agosto 2015

Per Bosch la guida autonoma è davvero a portata di mano

Per Bosch la guida autonoma non è un sogno irrealizzabile: sia dal punto di vista commerciale, sia tecnico. «La guida autonoma sta facendo il proprio ingresso nel mercato in espansione dei sistemi di assistenza al guidatore» dice Dirk Hoheisel, membro del Consiglio di Amministrazione della Casa tedesca, il cui fatturato in questo settore cresce di un terzo ogni anno.  «Nel 2016, con i sistemi di assistenza al guidatore, raggiungeremo un fatturato di oltre un miliardo di Euro» ricordando che Bosch dispone di una gamma di prodotti molto vasta  e tutte le tecnologie necessarie per raggiungere il traguardo della guida autonoma.

Oltre ai sistemi di propulsione e di trasmissione, ai sistemi frenanti e sterzanti,  Bosch sviluppa e produce anche la sensoristica, la navigazione e le soluzioni di connettività interne ed esterne alla vettura. In particolare, i sensori Bosch sono molto richiesti dal mercato. L'anno scorso l'azienda ha venduto il numero record di oltre 50 milioni di sensori ambientali per l'assistenza al guidatore. Il 2015 seguirà la tendenza 2014: le vendite di sensori radar e video raddoppieranno ancora. Per quanto riguarda  poi i sensori radar, ideali per l'impiego nei sistemi di regolazione della distanza e della velocità ACC (Adaptive Cruise Control), Bosch è prevede per il prossimo anno di raggiungere la produzione di 10 milioni di sensori radar (77 GHz).
Questo crescente successo è dovuto anche al numero di collaboratori impiegati nel settore. Allo sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida in Bosch lavorano circa 2.000 ingegneri, 700 dei quali da più di due anni. Questi sistemi di assistenza, alla base della guida autonoma, sono già in grado di aiutare il guidatore a cambiare od a mantenere la corsia nonché a frenare prima di un ostacolo.
E lo sviluppo continua. Oltre all'assistenza nelle manovre di scarto e di svolta, una Casa europea ha recentemente introdotto di serie sulle sue vetture anche il sistema di assistenza negli ingorghi stradali di Bosch. «Lungo il percorso che ci condurrà alla creazione di vetture completamente automatizzate, lanceremo sul mercato sistemi di assistenza sempre nuovi» prosegue Hoheisel. Le conoscenze e le esperienze acquisite in questo campo da Bosch, confluiscono direttamente nello sviluppo dei sistemi per la guida autonoma, promuovendo notevolmente l'innovazione in questo settore.
Nel 2020 le vetture potranno viaggiare in autostrada in modo completamente automatico, così come i prototipi Bosch fanno già dall'inizio del 2013 sull'autostrada tedesca A81 e sull'autostrada americana l280. Tuttavia, per rendere possibile tutto questo, sostengono in Bosch, è indispensabile che le condizioni a livello legislativo vadano di pari passo con lo sviluppo tecnologico. La convenzione di Vienna del 1968 sul traffico stradale si è rivelata piuttosto limitante: stabilendo che il guidatore debba avere il controllo costante della propria vettura, la direttiva rende ancora illegale la guida a elevata automazione.

Tuttavia, secondo alcuni adeguamenti delle normative in vigore, in corso di definizione non solo in Germania, le funzioni di guida autonoma sarebbero consentite se il guidatore potesse controllarle attivamente o disattivarle. A questo proposito è attualmente in fase di discussione una rielaborazione della normativa. Un ulteriore scoglio è rappresentato, tuttavia, dalle omologazioni. Per l'autorizzazione alla produzione di serie di un pilota automatico devono essere percorsi, secondo i metodi attuali, molti milioni di chilometri di prova. Anche in questo ambito, Bosch sta lavorando a nuove idee.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...